Milano, la donna uccisa dal marito aveva attivato il codice rosso solo quattro giorni prima

Lunedì 2 Settembre 2019
Milano, la donna uccisa dal marito aveva attivato il codice rosso solo quattro giorni prima
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Aveva denunciato l'ennesima aggressione da parte del marito, attivando il meccanismo di protezione previsto dalla nuova legge sul codice rosso, nella notte tra il 27 e il 28 agosto, solo quattro giorni prima di essere uccisa. Ad Adriana Signorelli, la 59enne trovata morta accoltellata nella sua casa in via San Giacomo, periferia sud di Milano, la polizia giudiziaria aveva consigliato di cambiare casa per non rischiare di essere trovata dal compagno, Aurelio Galluccio, 65 anni, al momento l'unico accusato del femminicidio della donna.

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Lei aveva promesso che si sarebbe trasferita dalla figlia, ma non lo ha fatto. Secondo quanto dichiarato dal procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, coordinatrice della squadra di protezione per le fasce deboli, Galluccio era stato arrestato la prima volta quattro anni fa per maltrattamenti in famiglia e violenza, accuse per cui fu poi condannato nel 2016. Nel 2017 e nel 2018 fu nuovamente arrestato e condannato a un anno e quattro mesi per aver incendiato la porta di casa della moglie e per aver cercato di sfregiarle il volto con una tanica piena di benzina e candeggina.
 


Lo scorso 27 agosto una nuova aggressione aveva convinto Signorelli ad attivare la procedura prevista dalla legge sul codice rosso, in vigore dallo scorso 9 agosto. Quella sera,dopo aver cenato insieme, Galluccio sarebbe riuscito a infilarsi nell'appartamento della moglie dove, sotto l'effetto di alcool e psicofarmaci, avrebbe iniziato a inveire contro la moglie accusandola di essere lei la colpevole dei suoi precedenti arresti. Spaventata, sarebbe riuscita a nascondersi in bagno e poi a scappare approfittando di un momento di distrazione del marito. Il mattino seguente avrebbe raccontato quest'ultimo episodio di violenza alla polizia, assicurando agli agenti che si sarebbe trasferita per un periodo a Rozzano, comune a sud di Milano, per stare dalla figlia. 

«Non ottemperare a questa promessa», ha affermato il procuratore aggiunto Mannella, «le è stato fatale». Per Greco uno dei più grandi problemi che emerge dalla disciplina del codice rosso è la difficoltà che le Procure attraversano nella gestione delle troppe denunce e  segnalazioni che ricevono ogni giorno, circa 30. Solo nel 2018, per gli stessi reati per cui ora è in vigore la procedura più veloce di denuncia e protezione prevista dalla nuova legge, la procura milanese ha gestito 5395 procedimenti.
 

Ultimo aggiornamento: 18:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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