Avrebbe dovuto assistere, come badante, una donna di 91 anni a Chieti affetta da una grave malattia degenerativa.
La badante è accusata di maltrattamenti e lesioni personali aggravate. A presentare una denuncia querela il 29 luglio scorso alla Mobile sono state le figlie della vittima le quali, in seguito a un delicato intervento chirurgico a cui la madre era stata sottoposta per la sostituzione della sonda Peg, non riuscendo a capacitarsi delle molteplici problematiche post-operatorie intervenute dopo le dimissioni dall'ospedale, hanno deciso di installare la telecamera. E hanno scoperto l'agghiacciante verità: la badante viene ripresa mentre strattona l’anziana, assolutamente inerme nel letto, colpendola con pugni sui fianchi e sull’addome, proprio nel punto in cui, pochi giorni prima, aveva subito l’intervento chirurgico, con conseguente fuoriuscita di sangue. Da qui l’immediata denuncia che ha portato alla ricostruzione di due anni di vessazioni. In particolare dalle indagini è emerso come la badante, con condotte violente e reiterate, aveva posto in essere maltrattamenti consistiti in percosse e lesioni che l’inerme 91enne, costretta a letto senza potersi muovere, incapace di parlare ed impossibilitata a poter richiedere aiuto, aveva subito impotente, riportando lividi e ferite nonché gravi lesioni quali quali la lussazione della spalla, la sublussazione del gomito, edemi diffusi e graffi.
Sono stati ricostruiti, inoltre, episodi di inspiegabile crudeltà ai danni dell'anziana quali ripetute trazioni sul catetere vescicale con fuoriuscita dello stesso, ripetuti traumatismi da corpo contundente che hanno provocato un edema massivo nella regione vulvare, nonché frequenti e recidivanti ematurie su varie parti del corpo, prive di cause cliniche. Ma dalle indagini sono venute a galla anche altre condotte della badante: come quando fece pressione con un asciugamano tutto avvolto sulla gola dell'anziana, alla quale avrebbe anche somministrato le medicine in maniera del tutto arbitraria.