Carmine Elia, il regista di Don Matteo ferito nell'incidente a Roma: «Quell’auto era un missile, continuo a rivedere la scena»

Elia è ricoverato al Gemelli con fratture a costole, sterno e a una vertebra

Lunedì 11 Luglio 2022 di Emiliano Bernardini
Carmine Elia, il regista ferito nell'incidente a Roma. «Quell auto era una missile, continuo a rivedere la scena»

«Quella macchina mi è piombata addosso come un missile». Le parole escono a fatica dalla bocca di Carmine Elia ricoverato in codice rosso al Gemelli. Le immagini dello schianto in cui hanno perso la vita Giorgia Anzuini e Beatrice Funariu continuano a rimbombargli nella testa.

Lui, che di mestiere fa il regista, sa bene quanto il potere delle immagini sia forte. Dei continui pugni all’animo già provato per quella tragedia in cui è stato coinvolto suo malgrado.

«Stavo viaggiando sulla corsia di sorpasso, era da poco passata la mezzanotte quando all’improvviso quella macchina mi è arrivata addosso velocissima», racconta dal letto del Policlinico Gemelli dove è stato ricoverato in codice rosso con delle fratture allo costole, allo sterno e quinta vertebra dorsale. Ne avrà per diversi giorni. Le ferite fisiche non lo preoccupano, sono quelle nell’animo che faranno molta più fatica a guarire: «Vorrei barattare la mia vita per riportale indietro. Ma so che questo non è possibile».

Lo schianto è stato devastante e non ha lasciato scampo alle due ragazze. La macchina con a bordo Beatrice e Giorgia veniva da Tor di Quinto e stava viaggiando sulla Tangenziale Est in direzione Batteria Nomentana. All’improvviso, all’altezza di via del Foro Italico 605, per motivi ancora da chiarire (distrazione? Un animale che ha attraversato la strada?) la macchina ha tagliato verso sinistra salendo sul marciapiede che fa da spartitraffico invadendo la corsia opposta. In quel momento sulla corsia di sorpasso stava sopraggiungendo l’Alfa Stelvio con a bordo Carmine Elia.

«Non ho potuto evitarle. Era impossibile, me le sono trovate davanti all’improvviso e mi sono arrivate addosso come un missile. È stato un incidente pauroso» racconta ancora il regista che ad amici e familiari continua a ripetere: «Non ho avuto modo né di frenare né di sterzare». La prima persona che ha avverto è uno dei suoi più cari amici che ieri era al Gemelli: «Sono ancora scioccato. Quando Carmine mi ha avvertito sono corso lì ma voi non immaginate nemmeno la scena alla quale ho assistito».

 

LA CARRIERA

Carmine Elia è uno dei grandi nomi della televisione italiana, regista di celebri serie protagoniste sul piccolo schermo. Nato a Cinisello Balsamo, sin da subito ha rincorso il suo sogno di lavorare in tv in qualità di regia, e il tanto atteso debutto non tarda affatto ad arrivare. Nel 2001 esordisce infatti come assistente alla regia di Gianpaolo Tescari nella miniserie Onora il padre, cui hanno fatto seguito altre fiction di successo come Il lato oscuro. Negli anni a seguire ha collaborato con il regista Giulio Base nelle miniserie San Pietro e Maria Goretti.

Il vero e proprio boom sul piccolo schermo arriva nel 2006, quando debutta come regista per la serie tv targata Rai Don Matteo, con Terence Hill. Il suo lavoro da regista prosegue nel corso degli anni con altre prestigiose collaborazioni, spaziando tra Rai e Mediaset. Nel 2007 dirige la serie tv Nati ieri, nel 2008 Ho sposato uno sbirro e Terapia d’urgenza e nel 2009 il film Occhio a quei due. Negli ultimi anni importanti successi in Rai con le fiction La dama velata, Il sistema, La porta rossa, sino all’acclamata Mare Fuori del 2020. Quest’anno è invece prevista la messa in onda della nuova fiction Sopravvissuti, in prima serata su Rai1, sempre da lui diretta. Nelle scorse settimane aveva iniziato una serie di casting a Fiumicino per una nuova serie tv. 

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 18:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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