Carlo Vicentini, biglietto choc lasciato prima di uccidere moglie e figli: «Voglio proteggerli da questa società malata»

Oggi alle 15 il funerale nella basilica di Santa Maria di Collemaggio. Ieri sulla tragedia è intervenuto anche il ministro Locatelli: «Rafforzare il sostegno ai caregiver»

Mercoledì 5 Aprile 2023 di Marcello Ianni
Uccide moglie e figli, Carlo Vicentini lascia un biglietto choc: «Voglio proteggerli da questa società malata»

Sulla tragedia familiare di Tempera, è il giorno del lutto, del dolore e della vicinanza, manifestata ieri anche del ministro alla Disabilità, Alessandra Locatelli, nel corso della sua visita a Pescara. Si svolgeranno oggi alle 15 nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, all'Aquila, i funerali di Carlo, Carla, Massimo ed Alessandra Vicentini, uccisi in un momento di raptus dal capofamiglia che si è poi tolto la vita.

Da ieri pomeriggio fino ad oggi alle 12, presso l’obitorio dell’ospedale dell’Aquila, è stata allestita la camera ardente, dopo il rilascio delle salme da parte del pm Guido Cocco, titolare dell’inchiesta, che ha lasciato attonita non solo la popolosa frazione di Tempera dove la famiglia viveva, ma l’intera città e quella di Teramo, dove lo stimato urologo ha lavorato per anni.

 

Carlo Vicentini, il biglietto choc


Per capire cosa esattamente sia avvenuto nella notte di una settimana fa all’interno della villetta di proprietà ci vorrà del tempo. Quello che appare certo è che il medico, in stato di sobrietà, dopo aver preso la pistola regolarmente detenuta (insieme a diversi fucili da caccia), ha sparato contro i suoi tre familiari: l’autopsia sta cercando di stabilire in che sequenza. Poi, rientrato nella sua camera da letto posta di fronte a quella dove dormivano la moglie Carla Pasqua e il figlio disabile Massimo, si è ucciso. Cinque in tutto i colpi esplosi, nel cuore della notte, quando i familiari dormivano. Nelle prossime ore verrà affidata sempre da parte del pm, anche una consulenza calligrafica su un foglietto (subito repertato dagli agenti della Polizia scientifica dell’Aquila, passato poi nelle mani dei colleghi di Ancona) a quanto pare scritto di pugno dal medico nel quale, in sostanza avrebbe motivato il gesto che di lì a poco avrebbe compiuto, a una sorta di “protezione” dei famigliari su una società “malata”, corrotta. Le indagini sono affidate agli agenti della Squadra mobile della Questura che proseguono all’audizione di persone informate dei fatti per avere un quadro più completo possibile sul perché dell’azione omicidiaria da parte del medico stimato e ben voluto da tutti.

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«Sono situazioni di solitudine e disperazione dove non ci si accontenta della grande rete di assistenza e solidarietà comunque presente, anche per questa ragione vogliamo rafforzare il nostro sostegno a queste persone, attraverso un riconoscimento tangibile in favore dei tanti caregiver che si prendono cura dei loro affetti più prossimi. Si tratta di forme di tutela declinabili in un prepensionamento, ad esempio, per chi si deve occupare di queste persone, oppure strutture a totale disposizione affinché non si sentano soli e smarriti, ma possano contare sulla presenza concreta di un sistema sociale al loro fianco». Così il ministro Locatelli ieri durante la visita a Pescara, ha inteso manifestare la sua vicinanza al vasto mondo della disabilità in Abruzzo e si è soffermata sui recenti tragici fatti di cronaca di Ortona, Casoli e soprattutto Tempera.
 

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 15:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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