Carlo Riccio ritrovato morto, il 57enne eroe era disperso in mare dopo aver salvato due ragazzi a Monte di Procida

Sabato 3 Luglio 2021
Ritrovato morto Carlo Riccio, 57enne disperso in mare dopo aver salvato due ragazzi

Si era tuffato per salvare due ragazzi in difficoltà giovedì mattina nella baia di Torregaveta a Monte di Procida, nel Napoletano, ed era poi finito disperso in mare. Il corpo di Carlo Riccio, 57 anni, residente nel quartiere napoletano di Bagnoli, è stato ritrovato questa mattina senza vita da una motovedetta della Guardia Costiera che proprio all'alba aveva ripreso le ricerche.

Il mare calmo e una condizione meteo migliore rispetto ai giorni scorsi ha permesso alle unità della Guardia Costiera di scandagliare meglio i costoni della baia e proprio in un anfratto a qualche centinaio di metri dal luogo dove si era tuffato l'uomo nel gesto di salvataggio.

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La salma a bordo della motovedetta è stata trasferita nel porticciolo di Acquamorta a Monte di Procida dove il magistrato di turno ha disposto il trasferimento al secondo Policlinico di Napoli per l'esame autoptico. Si conclude così in maniera tragica la vicenda che per un trasporto di coraggio e di altruismo aveva portato Carlo Riccio, assiduo frequentatore della spiaggia di Torregaveta, a lanciarsi in acqua per salvare due ragazzi sopraffatti dalle onde alte e trasportati dalla forte corrente al largo.

L'incidente

Erano le 11.30 quando, dalla spiaggia libera di Monte di Procida, si sono alzate le urla di aiuto di due 15enni che per raggiungere un pallone schizzato verso la scogliera sono stati sopraffatti dalle onde. Senza pensarci due volte Carlo Riccio si è tuffato in mare, insieme a lui anche il 73enne titolare di un ristorante che confina con la spiaggia libera, il figlio 34enne di quest’ultimo, un cameriere del locale e altre persone, nel tentativo di raggiungere i due ragazzini. Ma le onde troppo alte e le correnti lo hanno risucchiato. 

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«Avevo detto a quei due ragazzini di non allontanarsi. Non solo non mi hanno ascoltato, ma si sono anche allontanati quando il pallone è andato verso gli scogli. Lì in mezzo è come se ci fosse una voragine che li ha inghiottiti, sono rimasti tutti intrappolati. Poteva essere una carneficina». racconta Renato Bifolco, amico di Carlo Riccio.

«L’ho conosciuto su questa spiaggetta, si metteva con l’ombrellone sempre nello stesso punto. Veniva da Napoli fino a qui perché gli piaceva la tranquillità di questo posto. Ho visto quando si è tuffato, mentre nuotava per raggiungere quei ragazzini. Poi improvvisamente è scomparso». Tra mille difficoltà, tutti sono riusciti a guadagnare la riva, chi a nuoto, chi aiutato dai soccorritori, tranne il 57enne che mosso da un gesto di altruismo non ha esitato a mettere a repentaglio la propria vita.

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In pochi minuti via mare sono giunti gli uomini della Guardia Costiera di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli, due dei quali (un capo e un sottocapo) sono rimasti feriti durante le operazioni di salvataggio, rese complicate dal vento e dalla presenza delle scogliere nelle quali si era incagliato uno dei due 15enni. Momenti concitati e di grande paura, durante i quali sono rimasti feriti anche il titolare del ristorante, che è stato soccorso dai sanitari del 118 insieme ad un’altra persona e ai due ragazzini. Tutti sono stati trasferiti in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale «Santa Maria delle Grazie» per sintomi associati a un principio di annegamento e a ferite e contusioni causate dall’impatto contro gli scogli, oltre a un forte stato di shock. Nessuno in pericolo di vita.

 

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 21:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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