Gabriel Hjorth Natale sapeva che all'appuntamento per lo scambio tra lo zaino sottratto a Sergio Brugiatelli, in cambio di soldi e droga, potevano presentarsi con altre persone. Lui che parla italiano e aveva tenuto i contatti con l'uomo in bicicletta conosciuto a piazza Mastai, a Trastevere, a Roma, nella telefonata per concordare l'appuntamento delle 2,30 glielo dice chiaro e tondo: «Vieni da solo, non portarti dietro nessuno».
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La conversazione in vivavoce alla quale fa riferimento Brugiatelli a verbale, è stata registrata da Mario Cerciello Rega (che morirà per i colpi di lama inferti da Finnegan Lee Elder) e dal collega Andrea Varriale, ed è ora agli atti dell'inchiesta del pm Chiara Gallo. Un particolare che, per i pm esclude che Natale sia estraneo all'omicidio, ma anche il fatto che, dopo la fuga a Trastevere con l'intervento dei militari, i ragazzi potessero temere che Brugiatelli fosse accompagnato da agenti.
Di certo, per l'accusa, i due avevano considerato la possibilità concreta di uno scontro, tanto da uscire armati. Intanto la procura accelera, anche in vista del Riesame, per definire le fasi precedenti all'omicidio. Per questo sono stati ascoltati come testimoni i quattro militari in borghese, intervenuti a Trastevere fuori servizio. Procede anche il lavoro sulle telecamere, per stabilire se, anche a distanza, qualche sistema di videosorveglianza abbia ripreso il momento dell'omicidio.
LA TELEFONATA
Dopo la telefonata in cui Natale sollecita Brugiatelli a presentarsi da solo all'appuntamento, Elder prende precauzioni e decide di accompagnarlo e portarsi il coltello Trenknife tipo Kabar Camillus con lama di 18 centimetri. I due avevano messo in conto di dover affrontare qualcuno, cappucci calati sulla testa erano usciti dall'hotel Meridian pronti al peggio. «Quando il mio amico mi ha detto che sarebbe uscito per incontrare questa persona, - ha dichiarato Elder a verbale - mi sono preoccupato per lui e ho deciso di accompagnarlo e in quel momento ho preso il coltello». Circostanza che, per la procura porta a escludere che Natale fosse ignaro del fatto che l'amico avesse con sé l'arma. Tanto più che lo stesso Elder, nella sua confessione, ha riferito che dopo l'omicidio sia stato natale a nascondere il coltello
Tre quarti d'ora dopo la telefonata, Brugiatelli nell'auto civetta con i carabinieri è a Prati. Natale al telefono aveva parlato di via Cesi. Cosa accade dopo lo riferisce Varriale nella sua relazione di servizio: «Appena svoltavamo in via Cesi, notavamo immediatamente la presenza di due soggetti, vicino a via Pietro Cossa; all'altezza del civico 57, posizionatisi presso una farmacia. La strada era ben illuminata e pertanto~ riuscivamo a notare i due soggetti. Ancor prima di procedere a una qualsiasi forma di regolare controllo ci aggredivano fisicamente per vincere un tentativo di bloccaggio», annota Varriale. Il drammatico epilogo è noto.
LE INDAGINI
Ieri il procuratore facente funzioni Michele Prestipino, il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e il pm Maria Sabina Calabretta sono stati ascoltati i quattro militari fuori servizio intervenuti in via Cardinale Merry del Val, a Trastevere, nella notte tra il 25 e il 26 luglio.