Camorra a Napoli, le ceneri del baby boss Sibillo nell'altare dedicato alla Madonna

Mercoledì 28 Aprile 2021 di Valentino Di Giacomo
Camorra a Napoli, le ceneri del baby boss Sibillo nell'altare dedicato alla Madonna

Prima gli arresti della scorsa notte, poi la rimozione dei simboli. Colpo duro al clan Sibillo. Abbattuto alle prime ore del mattino l’altarino del baby-boss della paranza dei bambini, Emanuele Sibillo. Non sono mancati attimi di tensione. Il fratello del ragazzo ucciso nel 2015 ha inveito contro i carabinieri e i vigili del fuoco che stavano procedendo alle operazioni. 

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«Arrestate pure me, questa è una cappella privata, non è nemmeno sulla strada, ma nel cortile del nostro palazzo», ha detto il giovane.

Del resto era stato lo stesso avvocato della famiglia a dire che in caso di rimozione dell’altarino ci sarebbero potute essere conseguenze. 


Le operazioni sono iniziate alle prime ore dell’alba a Forcella, in via San Filippo e Giacomo, con un dispiegamento di forze ingente anche alla luce dell’operazione di questa notte che ha messo sotto scacco alcuni esponenti proprio del clan Sibillo. L’altarino di Sibillo era finito all’attenzione delle cronache perché al suo interno c’era un busto in cera che raffigurava il volto del giovane.

Diventato un vero e proprio mito a Forcella, con scritte sui muri che ancora oggi inneggiano a “Es 17” così come si faceva chiamare il 19enne. 

Nelle ultime settimane l’azione del prefetto è diventata implacabile. Proprio al nostro giornale, in un’intervista al nostro giornale Valentini aveva richiesto un pugno duro contro i simboli della camorra. È dallo scorso 4 marzo che un apposito comitato di ordine e sicurezza pubblica ha avviato il giro di vite contro altarini e murales. Un’operazione fortemente simbolica dal punto di vista del rispetto della legalità che raggiunge il suo culmine proprio con lo smantellamento dell’altarino del baby-boss. Da oggi Forcella ha un mito negativo in meno da venerare.

Ultimo aggiornamento: 09:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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