Le hanno picchiate le compagne di scuola, subito all’esterno dei cancelli della media Orazio, perch ce guardano storto. accaduto ieri a Pomezia. A organizzare la spedizione punitiva contro due ragazzine di 13 anni sono state tre loro coetanee che frequentano lo stesso istituto, ma in classi diverse e che da giorni le avevano nel mirino.
Insulti continui, spintoni, anche davanti alla mamma di una delle due, fino a ieri mattina quando alle 8, con il portone della scuola ancora chiuso, le due compagne di classe sono state prima accolte a parolacce dalle coetanee e poi picchiate.
L’AGGUATO
«Avevo accompagnato mia figlia a scuola - racconta Marino, il padre di una delle due vittime - quando dopo pochi minuti mi ha telefonato chiedendomi disperata di tornare indietro perché era stata “menata”. Ho ascoltato in diretta quello che stava succedendo. Arrivato a scuola, ho chiamato i carabinieri e il 118 che ha portato mia figlia e la sua amica al pronto soccorso. Poi ho parlato con il preside, Marco Coluzzi, il quale però mi ha detto che non poteva fare nulla perché l'aggressione è avvenuta fuori dalla scuola. Ma le ragazze sono vittime di minacce e persecuzioni da parte delle loro coetanee anche all'interno dell'istituto e perfino davanti a mia moglie. Per questo avevamo chiesto un appuntamento con Coluzzi con cui ci saremmo dovuti incontrare oggi (ieri). Mia moglie è stata testimone di spintoni e insulti e quando ha chiesto il motivo, le ragazzine hanno detto che si comportavano in quel modo perché mia figlia e la sua compagna di classe "ce guardano storto"». Per calmare gli animi ieri mattina «sono intervenute anche due insegnanti - conclude l'uomo - ciò che è successo è molto grave. Mia figlia per cinque giorni non potrà frequentare la scuola, mentre la sua amica ha una prognosi di tre giorni. E che cosa accadrà quando torneranno all'Orazio?».
