Brindisi, ex sacerdote di 73 anni già arrestato per video espliciti con minori ci ricade: trovato un intero archivio di immagini

All'ultimo momento ha cercato di gettare in un bidone per l'olio il pc che conteneva il materiale illegale

Sabato 27 Novembre 2021
Brindisi, ex sacerdote di 73 anni già arrestato per pedopornografia ci ricade: trovato un intero archivio di immagini
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Aveva un intero archivio pieno di immagini pedopornografiche. Ha cercato di sbarazzarsene all'ultimo ma non ci è riuscito. Un ex sacerdote 73enne è stato arrestato in flagranza di reato da uomini delle sezioni di polizia postale di Brindisi e Lecce perché trovato in possesso di un ingente quantitativo di immagini e video pedopornografici ritraenti bambini e adolescenti intenti a compiere atti sessuali.

L'uomo, dopo le indagini informatiche, è stato sottoposto a perquisizione su disposizione della Procura di Lecce ed è stato trovato in possesso di un archivio contenente le immagini dei minori che ha tentato invano di nascondere in un bidone.

L'uomo, già arrestato nel 2015 per gli stessi reati, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Brindisi.

Come è stato scoperto?

Le indagini hanno preso le mosse da una segnalazione, che evidenziava un'attività on line sospetta da parte di un utente connesso alla rete dal territorio italiano, e dall'attività di coordinamento svolta a livello nazionale dal servizio di polizia postale e delle comunicazioni attraverso il centro nazionale di contrasto della pedopornografia on line (Cncpo).

L'uomo, individuato al termine di indagini informatiche, è stato perquisito su disposizione della Procura di Lecce. L'esecuzione del provvedimento ha consentito agli agenti di scoprire sui suoi dispositivi informatici un copioso archivio contenente le immagini scabrose dei minori.

Quando gli agenti hanno suonato alla sua porta, è corso a nascondere un personal computer in un grosso contenitore, di quelli adoperati per conservare olio, nel seminterrato della sua abitazione, producendo però rumori metallici. Gli agenti, compreso quanto stesse accadendo, hanno fatto irruzione nell'abitazione, dove l'uomo è stato trovato in abito talare, riuscendo ad evitare l'occultamento e la distruzione delle prove. Infatti all'interno dell'abitazione sono stati rinvenuti diversi dispositivi informatici e diverse componenti di una postazione completa di monitor, webcam, tastiera che appariva con cavi scollegati e priva del case, quello poi rinvenuto nel bidone dell'olio.

Inoltre sono stati trovati numerosi fogli scritti a penna riportanti account stranieri, probabilmente creati dall'indagato per mascherare la sua vera identità durante la navigazione nel web e verosimilmente utilizzati per procurarsi materiale pedopornografico. Molti foglietti sono stati rinvenuti strappati e gettati all'interno di un cestino per la spazzatura. Tutto il materiale è stato sequestrato e l'uomo, già arrestato nel 2015 dai poliziotti per la stessa tipologia di reato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Brindisi.

Ultimo aggiornamento: 16:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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