Compagno vuole separarsi: «Ti lascio». Ma lei non ci sta e lo massacra di botte

Infernetto, drammatica separazione tra due 50enni: le liti si ripetevano da mesi. La donna rischia la denuncia per lesioni

Domenica 16 Ottobre 2022 di Moira Di Mario
Compagno vuole separarsi: «Ti lascio». Ma lei non ci sta e lo massacra di botte
1

Non si rassegna alla fine della relazione, si ostina a rimanere in casa con il compagno che vuole lasciarla e reagisce picchiandolo e facendolo finire in ospedale con una prognosi di un mese. Teatro della vicenda un’abitazione all’Infernetto, la zona residenziale a Roma che si estende sul lato orientale della Cristoforo Colombo.

Castel Gandolfo, sequestrato e torturato perché non paga l’affitto: gli doveva 2mila euro

È qui che la coppia, entrambi di 50 anni, vive da qualche tempo, in una casa che l’uomo ha preso in affitto.

All’inizio i due vanno d’amore e d’accordo, poi qualcosa si spezza. Iniziano le incomprensioni, le discussioni e le liti e quella convivenza pacifica inizia a trasformarsi in inferno. L’uomo tenta invano di ricucire un rapporto ormai logoro. Così due mesi fa decide di lasciare la sua compagna e glielo comunica durante uno dei tanti litigi. «Non possiamo più andare avanti così. Questa storia è finita. Le nostre strade si dividono», avrebbe detto l’uomo a quella che considerava ormai la sua ex. Lei però non accetta la fine della relazione, ma soprattutto non vuole lasciare quella casa. Così prende tempo. Gli dice che non sa dove andare, che deve concederle qualche settimana per trovare un’alternativa. Lui accetta ed è a quel punto che per il cinquantenne inizia il calvario.


BRACCIO DI FERRO
La donna pretende di voler continuare a vivere in quella casa, dice di non volersene andare. «Da qui non me ne vado», ripete tutti i giorni da due mesi. E da due mesi il rapporto logoro si fa ancora più pesante. Accuse reciproche, discussioni, offese, parole grosse. Un braccio di ferro, insomma, che sembra non finire con entrambi che non sono disposti a fare un passo indietro. Lui perché è titolare del contratto d’affitto, lei perché si sente in diritto di vivere in quell’abitazione. Poi venerdì scorso la situazione precipita. La coppia discute, si lancia accuse e recriminazioni per l’ennesima volta fino a che la donna si scaglia contro il suo compagno e lo picchia selvaggiamente. Lui riesce a chiamare il 118 e i carabinieri che intervengono. L’uomo viene trasportato al pronto soccorso del Campus biomedico a Trigoria dove il personale sanitario medica le ferite riportate durante l’aggressione e lo dimette con una prognosi di trenta giorni. La posizione della donna, che rischia una denuncia per lesioni, è invece al vaglio dei militari che aspettano di parlare con l’ex compagno ferito.

Una storia di violenza verbale e fisica, insomma, in cui alla fine a prevalere non è più il rispetto reciproco anche di fronte a una relazione finita, ma esclusivamente il rancore, le recriminazioni, la rabbia accumulata in settimane, mesi di mancato dialogo e verosimilmente di interessi economici. Lei che non vuole cambiare casa perché è convinta che quell’abitazione le spetti di diritto e lui che non vuole annullare il contratto d’affitto perché è intestato a suo nome, perché forse non avrebbe indietro il denaro versato come deposito cauzionale e perché non saprebbe dove andare. Una vicenda che avrebbe potuto avere una conclusione diversa. A mancare, in casi come questo, è spesso il dialogo e il confronto civile della coppia che tende a rimandare i chiarimenti, le questioni in sospeso dando per scontata una relazione che invece implode e poi esplode con conseguenze spesso tragiche per la donna. Questa volta, invece, la vittima è l’uomo, di solito l’aguzzino e il carnefice della sua compagna.
 

Ultimo aggiornamento: 09:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci