Walter Biot, ginnastica e niente contatti. Ecco la prigione della spia: «Qui non c'è una palestra?»

Domenica 4 Aprile 2021 di Michela Allegri
Walter Biot, ginnastica e niente contatti. Ecco la prigione della spia: «Qui non c'è una palestra?»

Libri e allenamento, un diario e lunghe lettere che scrive in continuazione, per tenere la mente libera, per non cedere all'ansia, per non farsi schiacciare dalle accuse che pesano come macigni sulle sue spalle. Mentre è rinchiuso nel carcere di Regina Coeli in isolamento, il capitano di fregata Walter Biot, arrestato dai carabinieri del Ros mentre consegnava documenti riservati a spie russe in cambio denaro, studia forsennatamente le carte dell'inchiesta che lo ha trascinato lì dentro.

L'addestramento militare gli ha consentito, almeno per ora, di non crollare psicologicamente. «Non è che c'è una palestra qui a Regina Coeli?», ha chiesto un paio di volte, tra una sessione di workout e l'altra. Intanto aspetta il via libera per il primo incontro con la famiglia. Il suo avvocato, Roberto De Vita, ha già chiesto l'autorizzazione al colloquio con la moglie e nei giorni scorsi ha anche depositato istanza di Riesame.

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LA ROUTINE MILITARE
Per sopravvivere al carcere, Biot sta applicando alla vita da recluso la stessa routine imparata nei lunghissimi anni di imbarco e di missioni: organizzazione rigorosissima della giornata, scandita da appuntamenti definiti, sveglia sempre alla stessa ora, allenamento, studio rigoroso, pranzo, riposo. Ogni giorno, un obiettivo da raggiungere: il più importante, adesso, come spiega il suo legale, è leggere con attenzione le carte e preparare al meglio l'interrogatorio. L'accusa che gli viene mossa è quella di spionaggio, per avere ceduto informazioni classificate. «Questo un po' lo rinfranca, perché siamo certi di dimostrare che la mansione che ricopriva non gli dava accesso a quel tipo di documentazione», dice l'avvocato De Vita.
Intanto Biot ha ricevuto i primi effetti personali che gli ha inviato la moglie: biancheria, vestiti, oggetti di prima necessità. Sul suo comodino tiene un libro e si è fatto dare carta e penna per scrivere il più possibile: anche dal carcere non ha intenzione di rinunciare al suo ruolo di padre, annota istruzioni e consigli per la famiglia e racconta giorno per giorno le sue attività, per rassicurare tutti quanti a casa sul suo stato di salute. Per ora la vita a Regina Coeli non è difficile: Biot si trova in isolamento Covid e quindi ha a disposizione una stanza singola con un bagno privato. Essendo un militare gode di un regime detentivo differenziato e, come lui stesso ha raccontato, l'amministrazione penitenziaria ha molte attenzioni nei suoi confronti.

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LE INDAGINI
Intanto le indagini vanno avanti e puntano a ricostruire i destinatari dei documenti classificati trafugati da Biot e anche la rete attorno all'attività parallela del capitano di fregata. Il sospetto degli inquirenti è che ci possano essere complici ancora all'opera. In un passaggio dell'ordinanza di arresto, infatti, il gip Antonella Minunni sottolinea che le indagini dovranno ora «accertare ulteriori soggetti coinvolti» e individuare i «reali destinatari» del materiale segreto consegnato al militare russo che godeva di immunità diplomatica. L'inchiesta potrebbe presto allargarsi anche grazie all'analisi dei telefoni e del computer sequestrati a Biot. Un risultato non scontato: per ora sui dispositivi non sono state trovate tracce utili. Una dimostrazione del fatto che l'indagato era addestrato a depistare eventuali controlli. A scoprire l'attività parallela, lo Stato Maggiore della Difesa: il 18 marzo scorso ha piazzato nell'ufficio del militare una telecamera nascosta che ha immortalato almeno 3 episodi illeciti. Il 25 marzo, l'indagato è stato filmato mentre stava fotografando alcune carte top secret. Nella sim che gli inquirenti hanno sequestrato martedì pomeriggio in un parcheggio dell'Eur, e che Biot aveva nascosto in un bugiardino all'interno di una scatola di medicinale, gli investigatori hanno trovato 181 atti coperti da segreto ma anche 9 documenti classificati e oltre 40 atti di tipo «Nato Secret».

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Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 18:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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