Bimba rapita dal padre e portata in Siria dopo due anni riabbraccia la mamma in tribunale a Milano

Venerdì 29 Novembre 2019
Bimba rapita dal padre e portata in Siria dopo due anni riabbraccia la mamma in tribunale a Milano
MILANO Aveva nove anni quando suo padre, con la scusa di un giro al parco, la sottrasse alla mamma e la portò in Siria. E’ accaduto ad agosto 2017 e oggi, dopo oltre due anni e mezzo di separazione, la bambina ha potuto riabbracciare la madre in un corridoio del tribunale a Milano. Una storia che si è conclusa con il lieto fine grazie a una complessa operazione dello Scip della polizia e della squadra mobile, coordinata dal pm Cristian Barilli. Per almeno due volte l'uomo, un siriano, aveva promesso di rientrare con la piccola e non l'aveva fatto. Seguito passo passo dagli agenti, oggi è arrivato con lei fino a palazzo di giustizia, dove era imputato.
IL VIAGGIO
Nell’ultimo anno, come si legge nel provvedimento, «l’uomo si è già sottratto più volte agli impegni finalizzati al ricongiungimento della figlia con la madre, vanificando gli sforzi per agevolarne il rientro». Quattro giorni fa il siriano ha comunicato l’intenzione di voler lasciare Damasco insieme alla figlia, allegando il suo piano di viaggio: prima scalo a Beirut, poi a Francoforte, quindi la destinazione conclusiva a Malpensa alle ore 18,40 del 29 novembre. «Per eviotare un ulteriore cambio di idea o di tragitto all’ultimo minuto che possa incidere sulla sciurezza della minore nel suo viaggio, si è ritenuto opportuno che l’esperto per la sicurezza in Libano segua di persona tutte le fasi connesse al rientro in Italia», unendosi a padre e figlia «presso l’aeroporto di Beirut e affiancandoli nella rimanente parte del viaggio verso l’Italia».
MESSA ALLA PROVA
Dopo la sbarco a Malpensa, l’arrivo in tribunale.
Qui, nel corridoio davanti all'aula della nona sezione penale dove, proprio oggi, si teneva l'udienza del processo nel quale l’uomo è accusato di sottrazione internazionale di minore, la bimba in lacrime ha riabbracciato la mamma. Fondamentali alla risoluzione del caso sono stati anche i contatti tra la procura e il difensore dell'imputato, per il quale adesso, come stabilito dal giudice, verrà attivato un programma per la messa alla prova. L'uomo l'aveva rapita il 4 agosto 2017, con la complicità di un amico, e portata in Siria, non lontano da Damasco, dove vivevano i suoi familiari.
Ultimo aggiornamento: 18:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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