Bilal, fermato il baby rapinatore seriale di Milano che scappava dalle comunità: «Nessuno mi può arrestare»

Il ragazzo marocchino è venuto da solo in Europa: è arrivato in Spagna, poi è andato in Francia, in Germania, Danimarca, Olanda e infine in Italia

Giovedì 20 Ottobre 2022
Bilal, 12 anni rapinatore seriale: «Sono libero, non possono arrestarmi»
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Bilal, giovanissimo e già una sfilza di rapine. È stato arrestato: la procura per i minorenni ha disposto la misura sulla base di nuove valutazioni e approfondimenti sull'età del minore, che avrebbe 14 anni e non 12 come aveva accertato un precedente esame osseo.

I minori di 14 anni, infatti, per legge non possono essere arrestati. Ogni volta che lo fermavano le forze dell'ordine lo portavano in una comunità per minori. Ma lui, puntualmente, scappava (è successo cinque volte in otto giorni). «Non voglio stare chiuso. Mi piace essere libero, girare. Non ho bisogno di niente», ha detto al Corriere della Sera. 

L'ultima lo hanno portato a Genova e lui, puntualmente, è tornato in treno. È sveglio Bilal, esile ma alto già un metro e 65, con la peluria dei ragazzi più grandi di lui. Il suo racconto ha dell'incredibile e anche qualche contraddizione.

Dice di essere di Fez, dove il papà ha un caffè, e di mandare soldi alla famiglia, che non voleva lasciasse il Marocco. Ma «io desideravo solo l'Europa». Il viaggio che racconta passa dalla Spagna, include un anno in Francia, tappe in Germania, Danimarca e Olanda. Poi, tre o quattro mesi fa, l'arrivo in Italia a «Roma Termini, Napoli, Torino Porta Susa, Genova. Venezia Santa Lucia, bellissima», perché lui definisce le città con il nome delle stazioni.

E anche a Milano bazzica la zona della stazione Centrale dove lo hanno fermato più volte e dove, racconta, compera il Rivotril, uno psicofarmaco, di cui ha anche alcune pillole nello zaino. Bilal, che ha la scabbia, dice di dormire con amici a Rho, di avere appoggi, mostra 600 euro che ha appena rubato a uno che dormiva sul treno dalla Liguria e spiega che parte li manderà alla sua famiglia.

A Milano dice di cercare un amico, Adil, 14 anni. «Lo hanno arrestato più di un mese fa. Aiutatemi a trovarlo, è come mio fratello. Io sono qui a Milano per lui, posso pagargli l'avvocato, posso farmi mandare i soldi dai miei genitori per pagarglielo» dice. Ammette di rubare e lo sa che «mi devono lasciare andare, nessuno mi può arrestare».

Dopo l'ennesima rapina e un lungo elenco di denunce e segnalazioni, stanotte è stato arrestato. In virtù della gravità e della reiterazione, il magistrato ha disposto l'arresto con affidamento al Cpa del carcere di Torino. Stanotte è stato fermato attorno alle 2.30, poco distante dalla stazione Centrale di Milano assieme a un complice, un 16enne marocchino col quale ha aggredito due italiani di 20 e 31 anni strappando loro la collanina d'oro.

Quanti sono i minori stranieri non accompagnati in Italia? L'ultimo report del governo, con i dati aggiornati ad agosto (ci sono percentuali molto alte di bambini e bambine ucraine a causa della guerra scatenata dalla Russia ma ci sono anche molti adolescenti provenienti dall'Africa, dalla Siria, Pakistan e dall'Afghanistan). Si può consultare qui

Ultimo aggiornamento: 13:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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