Violazione delle norme anti-Covid. Sanzionato barista 58enne, ex appartenente all’Arma dei Carabinieri ed ex amministratore comunale. E’ successo a Pescasseroli (L'Aquila), nella capitale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Sono stati i militari, durante un controllo, per il rispetto della normativa vigente, volta a prevenire la diffusione della pandemia da Coronavirus, a scoprire all’interno dell’esercizio commerciale di proprietà della famiglia di Pietro Scarponi, situato in via Principe di Napoli, alcune persone intente a consumare bevande, sedute attorno a un tavolino.
Lo sfogo di Pietro Scarponi, sulla sua pagina Facebook, che come altri, sta vivendo problemi economici, causati delle restrizioni dettate dalla pandemia. «È un provvedimento ingiusto - scrive Pietro Scarpon i-. Sono sempre stato una persona molto vicina alle istituzioni, ho sempre preso le difese delle forze dell'ordine, e oggi mi trovo vittima dello stesso sistema a cui sono appartenuto e al quale, nei momenti bui, non ho mai fatto mancare la solidarietà. Durante i funerali delle vittime di Nassiriya, il mio locale è stato l'unico di tutta Pescasseroli a restare chiuso in segno di lutto. Fortunatamente ho ancora tanti amici nell'Arma, che mi hanno espresso solidarietà».
Scarponi finì su tutti i media nazionali e internazionali, per avere donato un rene a Carlo Marzano, 40 anni, nipote dell'ex ministro, Antonio Marzano. L’intervento venne effettuato negli Stati Uniti, in Colorado, nell’ambito del progetto “Cross o paired donatione” grazie al quale i donatori non compatibili, si incrociano con un’altra coppia che ha lo stesso problema.