Bari, arrestato neonazista: «Pronto a sacrificio per la razza bianca». In casa armi e svastiche, si ispirava a Breivik e Traini

Aveva modificato la sua abitazione per garantire la segretezza delle proprie comunicazioni

Giovedì 27 Ottobre 2022
Bari, arrestato neonazista: «Pronto a sacrificio per la razza bianca»

Arrestato neonazista - I suoi idoli? Breivik e Traini che hanno impugnato le armi inneggiando alla razza bianca. È terrorismo internazionale l'accusa, pesantissima, con cui è stato arrestato un ragazzo a Bari.  Si ritiene che appartenga all'organizzazione terroristica suprematista statunitense "The Base". Agiva in Italia, in Puglia - secondo l'accusa - come lupo solitario ed era pronto al sacrificio estremo «a difesa della razza bianca».

Si presentava come unico referente del movimento in Italia, tanto da indurre gli aspiranti adepti a contattarlo come tale; aveva costruito la propria identità informatica come Comandante della Base, primo caso in Italia; diffondeva il materiale propagandistico traducendolo in italiano, aveva creato un gruppo di 3-4 membri e si proponeva per l'eseguire azioni violente.

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L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini - secondo l'accusa - hanno consentito di documentare l'appartenenza del ragazzo all'organizzazione terroristica suprematista statunitense "The Base". L'analisi dei supporti informatici sequestrati nel corso dell'inchiesta ha evidenziato, inoltre, riferimenti alla volontà di procurarsi armi, nonché la capacità di costruire ghost gun da realizzare in prospettiva attraverso l'acquisto di una stampante 3D.

Le investigazioni hanno permesso di interrompere - secondo l'accusa - l'azione criminale del giovane suprematista radicalizzatosi attraverso il web, entrato in contatto con il leader della predetta organizzazione terroristica che, considerandolo parte del disegno terroristico collettivo, lo ha indottrinato per diffondere valori, schemi ed obiettivi del sodalizio anche in Italia ed affinché lo stesso proseguisse nell'attività di proselitismo sul territorio nazionale.

Nel corso dell'inchiesta la pubblica accusa ritiene di aver acquisito «solidi riscontri» grazie, non solo ai servizi tecnici, ma anche attraverso l'analisi della documentazione informatica sequestrata nel corso di una perquisizione svolta presso l'abitazione dell'indagato, resa particolarmente complessa dalle contromisure adottate dal giovane per garantire la sicurezza delle proprie comunicazioni.

Le accuse 

Il giovane pugliese dovrà rispondere dei reati di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. L'indagine è stata avviata nel 2021 dalla DIGOS della Questura di Bari e dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Ucigos - nell’ambito del monitoraggio di ambienti virtuali suprematisti e di estrema destra, collegati al canale “Sieg Heil”, utilizzato dal giovane per promuovere contenuti antisemiti, misogini e di matrice neonazista fino a dichiararsi pronto al sacrificio estremo e a compiere imprecisate azioni violente.

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Si ispirava a Traini, Breivik e Tarrant

Le intercettazioni ambientali e telematiche dei device sequestrati hanno consentito di documentare l’appartenenza del ragazzo all’organizzazione terroristica suprematista statunitense “The Base”. Si presentava come unico referente del movimento sul territorio nazionale tanto da indurre gli aspiranti adepti a contattarlo come tale; aveva costruito la propria identità informatica come “Comandante della Base” – primo caso in Italia; diffondeva il materiale propagandistico del gruppo rimodulandolo e traducendolo in lingua italiana e aveva creato un’entità composta da 3-4 membri secondo i dettami del sodalizio organizzandone l’attività sul web e proponendosi in prima persona per l’esecuzione di azioni violente. L’intenzione di costituire una cellula di tale associazione terroristica nel nostro Paese ha trovato conferma nella disponibilità da parte del giovane di armi, sequestrate nel corso della predetta perquisizione domiciliare. Su queste ultime nonché sulle relative custodie sono state rinvenute iscrizioni riportanti caratteri dell’alfabeto runico – tra cui la “runa othala” – e i nomi di noti suprematisti responsabili di attacchi terroristici, Traini, Breivik, Tarrant.

Video

Allarmanti sono le ricorrenze tra il predetto materiale e quello utilizzato da Payton Gendron, statunitense di 18 anni, autore dell’attentato commesso a Buffalo (USA) il 14 maggio 2022, quando ha assassinato dieci persone ferendone tre sparando in pieno centro cittadino.

Infatti, come si evince dal video dell’attentato diffuso online in diretta streaming, anche sulle armi utilizzate da Gendron erano vergati i nomi dei “terroristi bianchi” Tarrant e Breivik nonché simboli specifici dell’ideologia di estrema destra come la suddetta “runa othala” anch’essa utilizzata nella terminologia nazionalsocialista.

Tali evidenze testimoniano infatti come entrambi i giovani si siano ispirati agli stessi “modelli” e che l’intenzione dell’italiano fosse quella di passare all’azione.

Il prossimo passo sarà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine alle ipotesi di reato contestate, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio delle parti.

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Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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