Scafati, bambino di 12 anni muore ustionato: ha gettatato alcol nel camino, poi il ritorno di fiamma

Trasferito al Santobono dall'ospedale di Nocera, era stato sottoposto a interventi chirurgici

Giovedì 13 Aprile 2023 di Ettore Mautone
Scafati, bambino di 12 anni muore ustionato: ha gettatato alcol nel camino, poi il ritorno di fiamma

Non ce l’ha fatta ed è morto stamattina nella rianimazione del Santobono il piccolo Luca (il nome è di fantasia per tutelarne la privacy) a superare le conseguenze delle gravissime ustioni che lo avevano investito dalla testa ai piedi per oltre l’80 per cento del suo corpo a causa di un ritorno di fiamma dell’alcol utilizzato per alimentare il fuoco di un camino. 

Il bambino di 12 anni, residente a Scafati, era giunto al Santobono in codice rosso il 5 aprile dall’ospedale di Nocera dove erano state prestate le prime cure.

La situazione clinica era subito apparta ai medici del polo pediatrico napoletano molto gravi. Gli abiti infatti avevano preso fuoco provocando gravissime lesioni  dalla testa ai piedi. 

Bimbo muore ustionato, la ricostruzione

Troppo gravi le lesioni che lo avevano colpito: sebbene sia stato subito soccorso e sottoposto a cure intensive (era stato sedato e messo in coma farmacologico e assistito in rianimazione), non ha superato la crisi che in questi casi consegue alla perdita di liquidi e alle alterazioni dell’equilibrio metabolico e infezioni che conseguono a lesioni così estese. La direzione dell’ospedale pediatrico partenopeo aveva anche avviato le procedure per la coltivazione e trapianto di cute omologa (me serve molto tempo e solo per tratti limitati di cute) e per il trapianto di cute sintetica prenotata a Zurigo (con il cui ospedale universitario il Santobono ha una convenzione). Un sostitutivo della pelle che in questi casi può essere determinante per scongiurare infezioni e accelerare i processi riparativi naturali dei tessuti ustionati. 

Gli interventi chirurgici

Era stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici per eliminare i tessuti morti ma nonostante le terapie infusive e le cure antibiotiche massicce stanotte era sopraggiunto uno choc settico che lo ha condotto alla morte nella mattinata di oggi. Grande dispiacere e parole di cordoglio vengono espresse in queste ore all’dalle equipe mediche e chirurgiche che lo hanno avuto in cura in questi nove giorni. 

A seguire la vicenda anche il deputato Francesco Emilio Borrelli che a più riprese in questi giorni drammatici si era messo a disposizione della famiglia mediando i contatti con l’azienda ospedaliera pediatrica dell’Arenella. “Lo staff dell’ospedale ha fatto di tutto per salvarlo – conferma Borrelli -, a differenza di Vincenzino il neonato ricoverato sempre al Santobono per ustioni nel 2021 in questo caso non c’è stato il lieto fine”. 

Ultimo aggiornamento: 20:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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