Bambina morta dimenticata in auto dal papà a Roma, l'uomo è disperato: «Pensavo di averla lasciata al nido». La moglie: «Cosa hai fatto?»

La scoperta della madre. L’uomo, un carabiniere, lavora vicino all’asilo

Giovedì 8 Giugno 2023 di Valentina Errante e Camilla Mozzetti
Bambina morta dimenticata in auto dal papà a Roma: tragedia fuori da un asilo alla Cecchingola

«Che cosa hai fatto?» urla disperata al telefono con il corpicino della figlia che non si muove più. Il marito è sotto choc perché, dirà poi agli inquirenti, era sicuro di aver lasciato la bimba all’asilo nido prima di entrare in ufficio. Ma la piccola, poco più di un anno, è morta in auto ieri soffocata dal caldo, disidratata, di fronte ad una struttura per piccoli da zero a tre anni che accoglie i figli dei dipendenti del ministero della Difesa dentro la cittadella militare della Cecchignola.
In questo angolo alla periferia sud di Roma si consuma la tragedia. «È stato straziante assistere a tutto questo», diranno alcune delle dipendenti che lavorano al nido.

Le urla disperate della madre della bimba che coprono le lacrime, le sue mani che si stringono alla testa e sembrano strappare via i capelli. Doveva essere una giornata come tante, prima delle vacanze, organizzate da tempo. 

 

 

La dinamica

Il papà, 45 anni il prossimo agosto, un appuntato scelto qualifica speciale dell’Arma dei carabinieri, in servizio alla Direzione generale per il personale militare del ministero della Difesa, esce di casa come ogni mattina per andare a lavorare nel palazzo adiacente all’asilo nido convenzionato. Con sé la figlioletta che fa sedere nel seggiolino sui sedili posteriori della Renault Megane. Pochi chilometri e poi il buio. L’uomo, che sarà indagato poi come atto dovuto, è convinto di aver lasciato la bambina al nido tanto che, come ricorda chi ieri mattina ha assistito alla tragedia, «ha chiamato la moglie in tarda mattinata per dirle se poteva andare lei a prendere la piccola». Così è stato: la donna si presenta al nido “Sottotenente Sorella Maria Cristina Luinetti” intorno alle 14, ma si sente rispondere che la figlia a scuola non c’è. Non è possibile insiste lei che l’ha vista uscire di casa con il papà e che a metà mattina ha ricevuto la chiamata del marito. Chiede di parlare con la responsabile della struttura ma della figlioletta non c’è traccia. Così esce dalla struttura e inizia a pensare perché di fronte c’è il parcheggio usato da molti dipendenti, compreso il marito. Vede l’auto parcheggiata non oltre 50 metri dall’ingresso, e corre fino a scorgere la figlioletta inerme seduta sul seggiolino. 

 

Da quando le ha dato un bacio sono trascorse non meno di cinque ore. Urla disperata inizia a battere le mani sul finestrino fino a distruggerlo. Due militari dell’esercito in servizio alla guardiola dell’ingresso del parcheggio la vedono e corrono verso di lei per aiutarla. Spaccano il vetro, aprono lo sportello, ma la bimba non risponde: ha gli occhietti chiusi, viene presa e portata di corsa dentro al nido. Parte la chiamata ai soccorsi ma quando i sanitari del 118 arrivano sul posto non c’è più nulla da fare se non costatarne il decesso. Avvisano il padre. «Che cosa hai fatto?» urlerà la madre della piccola mentre lui dilaniato si sentirà male. Pare che abbia detto di esser convinto di averla accompagnata. 

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Le indagini

Una tragica dimenticanza su cui la procura di Roma per mano dell’aggiunto Paolo Ielo ha aperto un fascicolo per abbandono di minore che ha avuto come conseguenza la morte della piccola. A condurre le indagini sono i carabinieri della compagnia Roma Eur e del Nucleo investigativo, già ieri pomeriggio i militari erano a lavoro per visionare le immagini del sistema di videosorveglianza che insiste sul parcheggio e all’ingresso del nido, e capire cosa sia successo se come è stato ricostruito il papà è sceso dall’auto, ha chiuso lo sportello e se ne è andato. L’auto è stata sequestrata e da una prima verifica sembra che a bordo non ci fosse il seggiolino con il sistema di allarme per i minori, quello previsto dalla legge proprio per evitare questo tipo di drammatici eventi. «È una tragedia», continuavano a ripetere ieri di fronte al nido della Cecchignola, mentre nei prossimi giorni sarà disposta l’autopsia che probabilmente accerterà la morte per un arresto cardiocircolatorio dovuto al caldo e alla disidratazione. La piccola ha chiuso gli occhi senza rendersi conto di nulla.

Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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