Autista Flixbus aggredisce passeggera alla stazione Tiburtina: «Devi cambiare posto»

Ha colpito e strattonato la donna, procurandole 18 giorni di prognosi

Giovedì 30 Marzo 2023 di Federica Pozzi
Autista Flixbus aggredisce passeggera alla stazione Tiburtina: «Devi cambiare posto»

Quante volte è capitato alla maggior parte delle persone di prendere un pullman per tornare a casa, dopo una visita di qualche giorno ai parenti che vivono in un’altra città. E supponiamo che in questo viaggio di ritorno c’è la necessità di lavorare. Si trova un posto comodo a sedere, possibilmente dotato di un tavolino per appoggiare il pc, così da ottimizzare il tempo di percorrenza. Nessuno però potrebbe immaginare che l’autista del pullman si scagli con violenza contro il passeggero, fino a cacciarlo a spintoni dal mezzo. Uno scenario impensabile che purtroppo è accaduto a una 50enne di Bari, l’8 luglio del 2020, ed è costato un procedimento penale al responsabile dell’aggressione. 

Ciro Ungaro, 60 anni, di origini campane, che all’epoca lavorava per l’azienda di trasporto Flixbus, è accusato di aver colpito al viso e strattonato per le braccia la donna, procurandole lesioni personali con 18 giorni di prognosi.

Non bastavano le percosse, l’uomo l’ha anche cacciata spingendola con violenza fuori dal pullman. 

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LA VICENDA

La 50enne, in visita a Roma a dei parenti, aveva acquistato per quel giorno un regolare biglietto non numerato, e neanche nominativo, con direzione Bari. Proprio perché il ticket non era numerato, e per la necessità di dover trovare un posto con il tavolino per poter lavorare al computer, la donna era arrivata alla stazione Tiburtina in anticipo. Appena salita sul pullman a due piani, il conducente le aveva detto di recarsi sopra perché, secondo una sua personale disposizione dei posti a sedere, chi era diretto a Lecce doveva andare al piano superiore, mentre chi era diretto a Bari a quello inferiore. La donna però doveva andare nella seconda città quindi, credendo non avesse visto bene la destinazione, lo aveva fatto notare all’autista, che comunque le aveva indicato di salire su. A quel punto, lei gli aveva chiesto: «Ci sono posti con i tavolini?». 

LA FURIA DEL CONDUCENTE

Ed era stata proprio questa la domanda che aveva fatto scattare la furia del conducente che, dopo averla strattonata, l’aveva afferrata dalle braccia spingendola verso la scala che portava al piano superiore. La signora, sotto shock e umiliata da questo comportamento ingiustificato, aveva reagito urlandogli: «Ma come si permette!». L’autista, a quel punto, afferrandola di nuovo per le braccia, l’aveva spinta con violenza fuori dal mezzo. Lei, per tutta risposta, lo aveva minacciato di denunciarlo. Lui, non contento, era sceso dal pullman e le aveva sferrato un violento schiaffo in volto che le aveva provocato danni fisici, insieme alle abrasioni per le strattonate, per un totale di 18 giorni di prognosi. A certificarlo la cartella clinica dell’ospedale Pertini di Roma, in cui la donna era stata portata dagli operatori del 118 dopo l’aggressione. 

I SOCCORSI

Diversi i testimoni rimasti attoniti da quanto accaduto. A soccorrere la 50enne un bigliettaio della stazione Tiburtina. Sul posto sono arrivati subito i carabinieri della stazione Salaria che hanno provveduto a chiamare il 118 e a identificare il responsabile dell’aggressione che, nonostante le testimonianze dei presenti, continuava a sostenere di avere ragione. A quanto raccontato dal bigliettaio, non era la prima volta che l’autista aveva avuto un atteggiamento irrispettoso e violento nei confronti dei passeggeri. 

Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 09:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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