Andreea Rabciuc, trovata una sciarpa: è giallo. «Sul corpo nessun segno di violenza»

Tra i tanti nodi da sciogliere, c’è quello più ingarbugliato: come è morta la ragazza?

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Federica Serfilippi
Andreea Rabciuc, trovata una sciarpa: è giallo. «Sul corpo nessun segno di violenza»

Nel casolare dell’orrore sulla Montecarottese non sarebbero state trovate tracce di sangue. E quella che, in un primo momento, sembrava essere una corda è in realtà un pezzo di sciarpa. Che, stando a quanto emerso all’epoca delle primi indagini, la 27enne Andreea Rabciuc non indossava al momento della scomparsa.

Un altro mistero che si aggiunge al già fittissimo giallo iniziato 22 mesi fa. Tra i tanti nodi da sciogliere, c’è quello più ingarbugliato: come è morta la ragazza? E quando? 

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I reperti

C’è da partire da un dato concreto: le ossa analizzate lunedì pomeriggio dal professor Adriano Tagliabracci non presentavano segni visibili di violenza, nessuna frattura. Ciò non toglie nulla all’ipotesi dell’omicidio, perché la morte potrebbe essere sopraggiunta per strozzamento o soffocamento. D’altra parte, gli inquirenti non trascurano neppure altri scenari, come quello di un gesto estremo compiuto dalla 27enne romena cresciuta in Vallesina. Tendono però ad escludere la pista del malore. All’interno del rudere non sono state trovate tracce di droga o siringhe. 

I REPERTI

Il campionamento dei reperti è terminato nel pomeriggio di lunedì. Ai vari sopralluoghi, per cristallizzare la presunta scena del crimine, ha partecipato anche la difesa, con il team guidato da Andrea Ariola, di Servizi Investigativi. Sono stati trovati e sequestrati i vestiti compatibili con quelli indossati dalla 27enne romena. Pare che non ci siano stati riscontri su eventuali tracce ematiche, almeno visibili. Ora, tutto dovrà essere analizzato microscopicamente per cercare di dipanare le tante ombre che insistono sul giallo di Andreea, svanita nel nulla dopo un festino che si era tenuto a un chilometro dal casolare che hanno custodito le ossa. Nel rudere, i carabinieri della Scientifica non avrebbero trovato tracce direttamente riconducibili a Simone Gresti, il fidanzato di Andreea all’epoca della scomparsa e rimasto sempre l’unico indagato. Prima per spaccio e sequestro di persona ora anche per omicidio volontario. 

I dubbi

Lunedì i carabinieri hanno bussato a casa del 44enne per sequestrargli il cellulare, che verrà analizzato. Stando a un’ipotesi investigativa, in attesa di riscontri certi dall’autopsia e dall’analisi degli insetti del terreno da parte dell’entomologo Stefano Vanin (super consulente del caso Claps), il corpo sarebbe stato sempre all’interno del casolare e non spostato volontariamente nel corso dei mesi. O meglio, al momento del sopralluogo avvenuto il 16 marzo 2022 (4 giorni dopo la scomparsa della ragazza) il cadavere sarebbe stato sì all’interno del rudere, ma in un altro punto, forse nel soppalco (pericolante) che si trova sopra la legnaia. Che lo “spostamento” possa essere dovuto a un parziale cedimento del solaio? 

Le piste

Allo stato, in mancanza della cosiddetta prova regina, tutte le piste sono aperte. Si sa che le ossa erano sul pavimento, il teschio sulla scala che porta al soppalco. Questa mattina, al Comando provinciale dei carabinieri, inizieranno le analisi sui vestiti e sui pezzi di tessuto rinvenuti nel casolare. Verranno passati ai raggi X, tra il luminol e gli strumenti da laboratorio. Si tratta di un accertamento tecnico irripetibile.

Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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