Andrea, ucciso a 40 anni per una rapina
da 7mila euro: arrestato un pregiudicato -Foto

Martedì 3 Maggio 2016
Andrea Foglia
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Lo ha ucciso a bastonate e poi abbandonato in un fosso per portargli via poco più di 7 mila euro, l'incasso delle slot machine gestite dalla ditta per cui lavorava. È morto così, Andrea Foglia, autista di 37 anni di un furgone portavalori, assaltato ieri sera tra le province di Alessandria e Vercelli da un rapinatore solitario che, tradito dal Gps installato sul mezzo, è stato arrestato dai carabinieri. Giuseppe Sorrentino, pregiudicato napoletano di 59 anni, è ora accusato di omicidio, sequestro di persona e rapina. «La colpa è dello Stato: ci costringe a fare gli esattori per suo conto, e nessuno ci protegge», è lo sfogo amaro di un portavoce della Ferrari Srl, la ditta per cui lavorava la vittima. Il delitto è stato scoperto nella serata di ieri.
 



A dare l' allarme erano stati i titolari dell'azienda: il Gps del furgone portavalori era rimasto fermo troppo a lungo, nella zona di Trino Vercellese, e l'autista non rispondeva al cellulare. Intercettato sulla provinciale 31, in direzione Vercelli, il furgone è stato fermato dai militari dell'Arma dopo un breve inseguimento. Al volante non c'era l'autista, ma il rapinatore, che nell'interrogatorio è crollato e ha confessato la rapina. Addosso, l'uomo fermato aveva una pistola giocattolo, replica della Beretta 92 in uso alle forze dell'ordine, un porta tessera recante la scritta «Carabinieri» e un tesserino di riconoscimento contraffatto dell'Arma.

«Ho rubato il furgone a Stroppiana», ha ammesso l'uomo.
Del conducente, però, nessuna traccia. Il suo cadavere è stato ritrovato soltanto qualche ora dopo, in una zona boschiva di Gabiano, nell'Alessandrino, la faccia a terra e sulla nuca i segni evidenti delle ferite inferte con un corpo contundente, un ramo d'albero usato come bastone. I militari della Scientifica del Nucleo Investigativo di Alessandria hanno effettuato il sopralluogo della zona del delitto, mentre i rilievi tecnici sul fermato e sul furgone venivano realizzati dal Nucleo Investigativo di Vercelli. L'arma giocattolo e il resto del materiale trovato addosso al pregiudicato, originario di Acerra ma residente a Stroppiana, nel Vercellese, è stato sequestrato. Sequestrata anche la refurtiva, 7.452,60 euro in contanti, tra monete e banconote di vario taglio. E ora Valeriano Foglia chiede giustizia per il cugino ucciso: «Nessuno - scrive su Facebook - aveva diritto di toglierti la vita...».

Ultimo aggiornamento: 21:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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