Alessio Madeddu, l'assassino dello chef è un panettiere: sospettava di una relazione con la moglie

L'assassino ha atteso Madeddu fuori casa e lo ha colpito con un accetta

Venerdì 29 Ottobre 2021
Alessio Madeddu, l'assassino dello chef è un panettieri. La confessione: ucciso per motivi passionali
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Svolta nell'omicidio di Alessio Madeddu: ha confessato nella notte l’assassino dello chef 52enne di Teulada, trovato senza vita ieri mattina davanti al suo locale “Sabor’e Mari”, al porto vecchio: è stato ucciso a colpi di accetta. Davanti al pm Rita Cariello è arrivato il racconto di Angelo Brancasi, panettiere di Sant’Anna Arresi, che avrebbe agito per motivi passionali. Lo rivela l'Unione Sarda.

Chef ucciso, la trappola e i fendenti

 

L'assassino ha prima attirato fuori dalla dependance in cui Madeddu era ai domiciliari in seguito alla condanna per un duplice tentato omicidio, poi lo ha ferito lungo il vialetto, infine i fendenti fatali. La vittima ha tentato di sottrarsi a quella furia cercando riparo verso casa, inutilmente. Brancasi, difeso dall’avvocato Roberto Zanda, è stato trasferito a Uta. Sono stati nel frattempo acquisiti i filmati delle telecamere usate dal cuoco – conosciuto per la sua partecipazione al programma di Alessandro Borghese “4 ristoranti” – per controllare la zona.

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Un carattere non semplice il suo, poteva ridere e bere anche per ore per poi esplodere in un impeto di rabbia. Nel suo passato le recenti vicissitudini giudiziarie salite alle cronache l’anno scorso quando con una gru, dopo che gli era stata ritirata la patente, aveva ribaltato una pattuglia di carabinieri. «Abbiamo fatto di tutto per aiutarlo – ha detto il padre Rolando – anche quando era in carcere. Volevamo che seguisse un percorso psicologico per gestire la rabbia ma non ne ha voluto sapere».

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Battuta pronta, grande voglia di lavorare, il suo locale era stato tra i più votati durante il reality televisivo di Sky, un’occasione che gli aveva dato ampia visibilità. E sui social, dai quali negli ultimi mesi era scomparso, aveva un enorme seguito composto da amici e tantissimi clienti soddisfatti.

 

Cosa è successo - Brancasi ha raggiunto Porto Budello a bordo della sua auto. Ha bussato alla porta del ristorante per parlare con lo chef. Voleva un chiarimento in merito a una presunta relazione clandestina della moglie. I due hanno iniziato a litigare. Ma la discussione è degenerata. Il panettiere avrebbe a quel punto estratto dalla tasca un grosso coltello che aveva portato con sé, colpendo ripetutamente lo chef Madeddu che ha provato a difendersi usando l'accetta poi trovata vicino al cadavere e a fuggire. Le numerose tracce di sangue trovate sul posto, che hanno portato inizialmente a pensare all'opera di un gruppo di persone, confermano questa ricostruzione. Il panettiere sarebbe anche salito a bordo della propria auto, travolgendo lo chef che, per difendersi, gli ha lanciato contro una pietra, sfondando uno dei vetri. Alla fine è crollato a terra. Il panettiere è fuggito a tutta velocità dalla zona, lasciando sull'asfalto i segni dei pneumatici e il copri cerchioni dell'auto. Alcune fasi del delitto sono state riprese dalle telecamere che hanno consentito ai carabinieri di individuare il 43enne. Nel pomeriggio è stato rintracciato e portato in caserma. L'auto è stata sequestrata.

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 01:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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