«Il corpo era bruciato nella parte centrale, le ho dato fuoco con un accendino.
Impagnatiello, i dettagli dell'omicidio di Gulia
«Ho portato il corpo in bagno, l'ho messo nella vasca e lì mi sono reso conto di averla uccisa», dice il 30enne. A quel punto avrebbe tentato più volte di dare fuoco al cadavere, anche con della benzina, non riuscendo però a ridurre in cenere il corpo della fidanza e del figlio che Giulia portava in grembo. Poi esausto Alessandro Impagnatiello decide di andare a letto: «Poi alle cinque del mattino, visto che il giorno dopo dovevo andare a lavorare, mi sono buttato a letto».
La confessione
Incomprensibilmente, il barman si mette a letto e dorme fino alla mattina dopo, nella vasca da bagno nella stessa casa, il corpo senza vita della compagna che aveva appena ucciso incinta di un figlio che sarebbe dovuto nascere tra neanche due mesi. Così sposta il corpo nel box dell'abitazione, poi nel garage, quindi nel bagagliaio, dove stando a quanto detto dall'omicida, è rimasto per 24 ore: «Alle 2.30 del mercoledì l'ho gettato nel luogo in cui è stato rinvenuto. Per un giorno sono andato in giro con il cadavere».
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