Venerdì 17 oggi, perché in tanti credono che porti sfortuna: da Pitagora alla Smorfia

La paura del 17 si chiama eptacaidecafobia

Giovedì 16 Marzo 2023
Venerdì 17

Venerdì 17, credete alla superstizione che riguarda oggi? Eppure siete sopravvissuti, un mese fa, al venerdì 17 di febbraio. Ma perché si ritiene che questa data porti sfortuna?

L'eptacaidecafobia (paura del 17) si ritrova già nell'antica Grecia fra i discepoli di Pitagora e già prima il 17 era nel mirino degli esegeti dell'Antico testamento.

Le superstizioni oggi si sommano perché a quelle del numero si aggiungono quelle legate al giorno della settimana. A ogni modo è in Italia e in altri paesi latini che venerdì 17 viene considerato un giorno sfortunato.

Venerdì 17, perché porta male?

Nei paesi di cultura anglosassone il numero sfortunato per eccellenza è il 13 (triscaidecafobia), tanto che in molti alberghi questo piano non esiste e così anche la fila 13 dei posti sugli aerei di alcune compagnie. E nel dubbio sono stati girati film horror titolati sia Friday 17 (la maggior parte) sia Friday 13.

Egitto, chiede il divorzio dal marito perché «porta sfortuna»: ecco cosa le è successo

Gli allievi di Pitagora (VI secolo avanti Cristo) non sopportavano il 17 perché sta fra il 16 e il 18, perfetti per rappresentare i quadrilateri 4x4 e 3x6. Nell'Antico Testamento si riporta che il Diluvio Universale cominciò il 17 del secondo mese. Il venerdì è anche il giorno in cui morì Gesù. Gli antichi romani sulle tombe incidevano «VIXI», ovvero «ho vissuto», quindi «sono morto». E per scrivere 17 nella numerazione latina si usano le stesse lettere: XVII.


Nella smorfia napoletana il numero 17 è inoltre associato alla "disgrazia". 

Si narra poi che Napoleone spostò la data del suo colpo di stato che cadeva il giorno 17, proprio perché temeva la superstizione, ovverò entro in azione solo il 18 brumaio dell'anno VIII, in realtà Il 9 novembre 1799.  

Diverso l'atteggiamento nel mondo islamico in cui 17 sono le parole con cui si richiama la preghiera e e i gesti liturgici che riuniscono le cinque preghiere quotidiane. Inoltre ai re musulmani vengono suggeriti 17 consigli all'atto dell'incoronazione.

A ogni la sintesi più felice di queste superstizioni arriva dal Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienzeche fondato Piero Angela e alcuni scienziati) che da anni organizza proprio di venerdì 17 la giornata contro queste credenze. Ovvero perché porta male essere superstiziosi.

Il Cicap e la giornata contro le superstizioni

Ecco Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP già docente di Psicologia dell'insolito all'Università di Milano-Bicocca: «Quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano».




 

Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 01:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci