Video pornografici e audio con pesanti parolacce trasformano l'incontro virtuale tra docenti e genitori dei futuri alunni in un'esperienza «allucinante», come definita dalla dirigente scolastica Sandra Di Gregorio. È accaduto nel pomeriggio di martedì 12 gennaio durante l'open day online della scuola primaria dell'Istituto comprensivo 1 di Vasto, in provincia di Chieti.
Chi ha agito aveva una certa dimestichezza, infatti, per gli organizzatori è stato impossibile estrometterli dall’incontro. L'unica soluzione è stata l’uscita di tutti i partecipanti dall’incontro che «ha messo fine all’incubo. Non riesco a trovare le parole giuste per definire quanto accaduto. Non è stato uno stupido scherzo, ma un atto di vandalismo contro tutto l'impegno del mondo scolastico in questa situazione di emergenza pandemica. Sono molto arrabbiata e delusa», dice la dirigente Di Gregorio che si è rivolta alla polizia postale per risalire agli autori dell'incursione che prende il nome di Zoombombing. Alla dirigente dell'Istituto Comprensivo 1 è arrivata la solidarietà dei colleghi di altre realtà vastesi. Tali azioni di disturbo stanno diventando sempre più frequenti considerato anche l'alto numero di appuntamenti online ai quali ricorrono aziende, scuole, enti pubblici ecc. Andando a ritroso, si trova qualche precedente a danno di siti internet istituzionali. Qualche anno fa fece notizia l'incursione sul portale dell'Istituto Comprensivo di Monteodorisio di anonimi che issarono virtuali bandiere turche nella schermata principale. Più recente, era il 2018, l'attacco al sito istituzionale della Regione Abruzzo da parte del gruppo Anonplus.