Teramo, condomino stalker terrorizzava il palazzo: pietre sul pianerottolo per non far uscire il vicino disabile, rifiuti sulle auto e sputi

Si tratta di un 53enne di Martinsicuro originario di Napoli

Mercoledì 26 Ottobre 2022 di Alessandro Misson
Il Tribunale di Teramo
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Condannato per stalking condominiale, in particolare nei confronti di una vicina che a causa del suo comportamento tenuto per circa quattro anni, è stata costretta a vivere da reclusa in casa.

Da sola, lei che pur di evitare gli eccessi dell'imputato e della sua compagna, anch'essa finita a processo, aveva chiesto ripetutamente al marito di cambiare casa, da cui si è separata anche a causa delle conseguenze psicologiche di quella vita impossibile.

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Si è concluso ieri di fronte al giudice monocratico Flavio Conciatori il processo nei confronti di un 53enne di Martinsicuro originario di Napoli, che fino all'autunno dell'anno scorso avrebbe reso la vita impossibile ai coinquilini di un super condominio della cittadina rivierasca. Secondo quanto ricostruito in aula dalle testimonianze, per dispetto avrebbe staccato la corrente elettrica dei vicini in continuazione, danneggiato i loro box con una spranga rompendo le saracinesche, sputato e insultato i vicini ogni volta che li incrociava, talvolta aizzando contro di loro il cagnolino, parcheggiato sistematicamente la macchina nei posti privati altrui, gettato dal balcone residui di cibo sulle auto in sosta dei vicini. Per non parlare delle continue feste organizzate assieme alla compagna, i figli e gli amici che impedivano il riposo a tutti.

Fino all'episodio, citato dall'avvocato Marinella Razzé della parte civile come emblematico della sua personalità, in cui si è spinto a raccogliere e sistemare dei sassi sul pianerottolo, di fronte al portone di un vicino di casa disabile in sedia a rotelle. Per impedirgli di uscire. A processo è finita anche l'ex compagna, che all'apice di una lite condominiale avrebbe picchiato la signora che ha denunciato lui per stalking. Su richiesta del pubblico ministero Monica Speca sono stati entrambi condannati: lui a 8 mesi di pena e 5mila euro di danni, la sua ex compagna se l'è cavata con una lettera di scuse e un risarcimento di 400 euro alla vicina di casa malmenata.

Ultimo aggiornamento: 11:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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