C’è chi rivuole indietro il divano pagato a rate o l’abbonamento alla pay tv. E chi invece si litiga gli animali domestici. Quando una relazione deflagra, le rivendicazioni sui beni fra gli ex coniugi sono sempre all’ordine del giorno. E la lotta per riavere indietro le proprie cose spesso trascina la storia in un incubo senza fine. Specie quando in ballo ci sono oggetti di valore, come la Ferrari modello Modena, per la quale ieri mattina Dolores Sara Spada si è ritrovata a testimoniare in un’aula giudiziaria contro il suo ex compagno, Ferruccio Casamonica, uno degli esponenti del clan, accusato di appropriazione indebita proprio per quel bolide color argento. Una macchina «da lui detenuta», come si legge nel capo d’imputazione, «ma da restituire alla donna come da accordi intercorsi tra le parti a seguito dell’interruzione della convivenza».
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LA SEPARAZIONE
I fatti risalgono al 2010, quando Dolores Spada, al termine della relazione, decide di andarsene dalla villa di via Michele Migliarini, zona Romanina, per tornare a vivere a Venafro in provincia di Isernia. A seguirla sono cinque dei sette figli nati dalla relazione con Ferruccio. Ma non la Ferrari F 360 Modena, oggetto del contendere, rimasta a Roma, insieme all’ex compagno, che un anno dopo, nel novembre 2011, si ritrova denunciato per appropriazione indebita. Dolores è sicura: «Quella macchina è mia», e in più occasioni lo ha ripetuto ieri in tribunale, rispondendo alle domande del pm d’aula Mario Pesci. Ma Ferruccio, in carcere dallo scorso luglio, dopo l’arresto per un tentato omicidio nei confronti di un nigeriano, non la pensa alla stessa maniera. Secondo il suo difensore, Antonio Filardi, infatti, una serie di atti privati dimostrerebbero che l’auto sarebbe stata venduta a Diego Casamonica, fratello di Ferruccio.
LA VENDITA
Documenti che ieri la donna ha totalmente disconosciuto in aula. «Quella non è la mia firma.