L'imprenditore e quei viaggi in aereo vietati. «Dopo sette anni che viaggiavo con loro, sono stato bandito dai voli di Ryanair per aver chiesto di usare la toilette per motivi di salute. E mi hanno impedito di rientrare in Italia, dalla Romania, con un biglietto già pagato, facendomi perdere un appuntamento per siglare una commessa importante». Da frequent flyer a persona sgradita. Carlo Chiaravalloti, 59 anni, imprenditore di Buccinasco, titolare di due società di costruzioni (la New Construction Srl a Milano e l’omonima a Timisoara), da mercoledì è sulla black list della compagnia aerea irlandese.
PUBBLICITÀ «Non avrei mai disobbedito se non fosse stato per motivi impellenti — dice Chiaravalloti —. Ma lo steward mi ha risposto in modo sgarbato. Gli ho detto che avevo la documentazione medica e che davvero rischiavo di perdere il controllo della situazione. Lui mi ha detto che non gli interessava. A quel punto, gli ho detto: “Sei proprio uno str...”. Lui mi ha chiesto di ripetere cosa avevo detto e poi mi ha indicato la toilette in fondo all’aeromobile». Il momento di tensione sembra finito. Invece, all’aeroporto di Timisoara sull’aereo sale la polizia romena. «Pensavo che a bordo ci fosse un delinquente. Invece, erano lì per me, mi hanno chiesto i documenti e ho dovuto raccontare l’episodio della toilette. Poi mi hanno scortato fuori. Ho avvertito subito il mio legale romeno». Poco dopo, però, l’imprenditore viene rilasciato. «Ma mi hanno provocato un danno d’immagine: su queste tratte viaggiano più o meno sempre le stesse persone. E infatti qualche giorno dopo ho incontrato il mio vicino di posto, che mi ha chiesto cosa fosse successo». Il giorno successivo, Chiaravalloti riceve la comunicazione che «a causa del suo comportamento molesto» gli sarà «vietato volare di nuovo con Ryanair».
Tuttavia, l’imprenditore ha il volo di ritorno prenotato per l’indomani e giovedì 23 va in aeroporto. «All’imbarco mi hanno fermato. Non c’erano altri voli per l’Italia quel giorno e allora ho dovuto aspettare il pomeriggio dell’indomani e prendere un’altra compagnia. Ma così ho perso un appuntamento a Milano per un contratto da 3 milioni di euro», accusa l’imprenditore, che conclude: «Ho sbagliato a insultare lo stewart. Non sono una persona volgare. Ho viaggiato centinaia di volte con loro e mai ho avuto comportamenti sopra le righe. Chiedevo solo un po’ di buonsenso, era in gioco la mia dignità». Sull'accaduto Ryanair ribatte: «La sicurezza dei nostri passeggeri e dell'equipaggio è la priorità numero uno di Ryanair, pertanto non tolleriamo comportamenti potenzialmente pericolosi a bordo dei nostri aerei o nei confronti del nostro equipaggio».
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