I rifiuti della Capitale a Bolzano e Milano: flop della gara per l'estero, aumentano i costi

Domenica 1 Agosto 2021 di Francesco Pacifico
I rifiuti della Capitale a Bolzano e Milano: il flop della gara per l'estero, aumentano i costi

Prezzi alti, in media vicini ai 200 euro, un lotto non assegnato e, soprattutto, nessun soggetto straniero interessato a trattare e smaltire l'immondizia romana. Un tempo ambita dai termovalorizzatori del Nord Europa. Infatti i rifiuti della Capitale andranno principalmente a Milano, Bolzano e Chieti. È risultata un mezzo flop la gara per mandare all'estero i rifiuti di Ama.

Un appalto per 200mila tonnellate di indifferenziato, del valore di quasi 55 milioni di euro. A vincere, per il trattamento dei rifiuti indifferenziati, è stata sostanzialmente la Pa Service di Milano. Uno dei lotti, il secondo che comprendeva materiali da trasformare in combustibile (in Cdr) e compost, è andato vacante e quindi sarà rimesso a gara.

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In un altro lotto, il quinto, si sono presentati sia la Enki di Bolzano sia la Deco di Chieti, quindi ci dovrà essere un supplemento di asta entro il 7 agosto. Da notare, come detto, i prezzi: in media Ama pagherà tra i 177 euro e i 220 euro per ogni tonnellata di rifiuti in questi viaggi della speranza. Di primo acchito circa una ventina di euro in più di quanto la municipalizzata sta pagando in questo giorni di crisi per mandare la mondezza in Emilia-Romagna o in Toscana. Ma, spiegano esperti del settore, «il prezzo ormai lo fanno sia l'emergenza che Roma vive costantemente sia il fatto che molti siti sono saturi dopo la ripartenza delle attività, con tutta l'Italia in zona bianca».

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Per quando riguarda i soggetti interessati, va detto che mancano all'appello sia i principali fornitori di via Calderon de La Barca (come Hera) sia nomi stranieri. Anche se i vincitori come Pa Service ed Enki fanno anche da broker e non è escluso che in un secondo momento mandino i materiali all'estero.

 


LUCI E OMBRE
Come detto l'esito della gara va considerato un mezzo flop. Intanto la municipalizzata avrà fino a fine anno garantiti gli sbocchi, cioè gli impianti e le discariche, dove poter mandare i suoi materiali, evitando come in questi giorni di doverli lasciare per strada. Eppoi va ricordato che dopo molte difficoltà l'azienda è riuscita a fare questa gara, prevista nel 2019 da un'ordinanza della Regione Lazio per ridurre i rischi di nuove emergenze rifiuti a Roma.

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Una gara dalla genesi tumultuosa, con la Pisana che ha dovuto mettere in campo Invitalia, che gratuitamente ha fatto da stazione appaltante, e che a sua volta ha chiesto l'intervento dell'Anac, che ha allargato il perimetro dei potenziali fornitori anche a soggetti italiani. Non a caso il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti segnala: «Finalmente si conclude un percorso partito nel 2019 attraverso una nostra ordinanza. Un atto che conferma ancora una volta quanto la Regione Lazio fin da subito si sia spesa per aiutare la capitale nella gestione dei rifiuti. Voglio fare i miei ringraziamenti a Invitalia, che si è messa in gioco gratuitamente».

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Ultimo aggiornamento: 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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