Ragazzi bulli e maleducati: il parroco chiude l'oratorio. «Non c'è più alcun rispetto»

Anche i sacerdoti perdono la pazienza: nel caso di don Andrea Spreafico, la decisione è piuttosto comprensibile

Sabato 18 Giugno 2022 di Enrico Chillè
Il parroco chiude l'oratorio per maleducazione: «Non c'è più alcun rispetto del luogo»
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Quando la maleducazione e l'inciviltà delle persone riescono a far perdere la pazienza persino agli uomini più vicini alla santità. È ciò che è accaduto a Cicognara, frazione di Viadana (Mantova), dove il parroco ha deciso di chiudere per un giorno l'oratorio.

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Don Andrea Spreafico, che ha anche affisso un cartellone per spiegare i motivi della sua decisione estrema: «Troppe parole volgari, cacca ovunque nei bagni, rifiuti buttati a caso, sedie prese dal portico e abbandonate, persone che entrano in mutandoni e canottiera, uomini che si tolgono le croste dai piedi, bambini sotto i cinque anni non accompagnati in bagno dai genitori (presenti), comportamenti da bulli violenti».

Un ricco compendio di comportamenti incivili e maleducati, tutti avvenuti in un posto dove si esige un certo decoro. Qualcuno, però, sembra averlo completamente dimenticato ed è per questo che, giovedì scorso, il parroco ha deciso di chiudere l'oratorio e attaccare quel manifesto.

«Dovevo mettere un paletto, una barriera. Dovevo dare una scossa. C'era una situazione di degrado troppo diffuso, uno stile che ha preso piede in maniera generalizzata» - spiega don Andrea, la cui decisione è raccontata dalla Gazzetta di Mantova e dal Corriere della Sera - «La chiusura generale è qualcosa che capita raramente, ma è necessaria, perché aiuta tutti, e non solo i bambini, a entrare in uno spazio altrui cambiando i propri atteggiamenti disordinati».

Dopo la chiusura per un giorno, l'oratorio ha regolarmente riaperto per tutte le attività, a cominciare dal centro giovanile di riferimento per l'unità pastorale Beata Vergine delle Grazie. «Non è una punizione, ma un invito a cambiare le proprie abitudini quando si entra in uno spazio altrui. Deve far riflettere: sono disposto a rinunciare a qualcosa di inappropriato o preferisco rimanere fuori?» - ha precisato poi don Andrea su Facebook - «Nel nostro oratorio la disciplina si basa su tre gradi. Usando una metafora calcistica, si va dal richiamo al cartellino giallo e a quello rosso. La chiusura generale capita più raramente, è una scossa che si vuole dare a tutti».

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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