Puglia, scambiate alla nascita chiedono 9 milioni di risarcimento alla Regione

Martedì 21 Luglio 2015
Puglia, scambiate alla nascita chiedono 9 milioni di risarcimento alla Regione
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Ventisei anni fa furono scambiate per errore all'ospedale di Canosa di Puglia.



Oggi una di loro, Antonella, e i genitori biologici, Michele e Caterina, chiedono 9 milioni di euro alla Regione Puglia.



A Michele e Caterina, riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, fu consegnata una bimba che la coppia chiamò Lorena, che a 18 anni è andata via da casa e adesso è sposata. Antonella, invece, loro figlia biologica, finì in una famiglia assolutamente indigente che l'ha sottoposta ad umiliazioni e sofferenze, fino al 2008 quando la ragazza è stata adottata da una famiglia di Foggia.



La verità è saltata fuori per caso grazie a Facebook: una foto trovata nel 2012 ha fatto notare somiglianze incrociate, la coincidenza nella nascita, 22 giugno del 1989, e infine il test del Dna ha fugato ogni dubbio.



I genitori biologici di Antonella - spiega al quotidiano l'avvocato della coppia, Salvatore Pasquadibisceglie - «hanno cercato di instaurare un rapporto soddisfacente con la figlia Antonella senza ottenere il risultato sperato», perchè la ragazza considera i genitori adottivi i suoi veri ge
nitori. Il processo si terrà a fine settembre dinanzi al Tribunale di Trani.



Una seconda richiesta di risarcimento danni per 5 milioni di euro è al centro di un procedimento civile in corso davanti al Tribunale di Bari da parte di Lorena, l'altra bimba scambiata alla nascita. Nella citazione a giudizio presentata dall'avvocato Stefano Di Feo, si evidenzia come a Lorena «è derivato un danno non patrimoniale rinveniente dalla compromissione della sua sfera esistenziale e della sua qualità della vita, che si è connotata da stati di malessere con effetti traumatici evidenti sul suo vivere quotidiano».

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