«Non troviamo camerieri» e nel locale arriva il robot, la scelta dei titolari di una pizzeria di Todi

Sempre più diffusa la presenza delle macchine che sostituiscono i dipendenti

Sabato 22 Aprile 2023 di Luca Benedetti e Luigi Foglietti
«Non troviamo camerieri» e nel locale arriva il robot, la scelta dei titolari di una pizzeria di Todi

Mancano i camerieri, i baristi, i sommelier e i cuochi.

Addirittura, secondo una recente elaborazione di Lavoropiù, restano inevase più di un quarto delle richieste proprio di quei profili professionali. Soffrono, soprattutto, le attività nelle città turistiche. Ristoranti, alberghi, pizzerie, si sono mossi con buon anticipo per far fronte alle necessità della stagione estiva, ma il piatto piange. Per Fipe Confcommercio rischiano di rimanere vacanti almeno 140 mila posti. L’incertezza sul futuro, per esempio, pesa sulle stabilizzazioni. Senza dimenticare la partita del reddito di cittadinanza. 

Sul mercato del lavoro, dove l’incontro tra domanda e offerta diventa una sfida, dove pesa il fatto di dover accettare un lavoro per il fine settimana, ecco che c’è chi ha pensato di affidarsi alla domotica per fare centro. Il cameriere della pizzeria? Meglio farsi aiutare dal robot che porta a tavola, dice «buongiorno» e se c’è un compleanno intona anche «Happy birthday to you...» davanti al cliente.

BASTA LA RICARICA

Succede, e il caso è sempre più frequente, a Todi, la città che ha sempre avuto il bollino doc di più vivibile del mondo. Da qualche giorno c’è un’attrazione in più. La cameriera-robot in servizio al ristorante pizzeria l’Angolo del Gardenia Blu. Lo gestiscono Samuele Rosatelli con la moglie Cristina e l’idea del robot cameriere che si chiama Bella-bot, l’ha avuta Samuele.

Tutta colpa del fatto che trovare camerieri è sempre più difficile. «Un po’ sì - dice sorridendo Samuele - ma soprattutto ci prepariamo visti i tempi a eventuali carenze. Prevenire è meglio che curare. Gli aspiranti dipendenti camerieri, la prima cosa che chiedono è quali sono gli orari dei turni di lavoro, una cosa che Bella-bot non chiede». E così, basta la spina per la ricarica che costa, fa di conto Samuele, come quella di un telefonino, e la cena è servita.

La cameriera-robot porta fino a 40 chili di piatti e cibo per volta, può servire un tavolo da otto o fare consegne in quattro tavoli diversi.

«Come l’hanno presa i camerieri che da anni lavorano con noi? Hanno accolto Bella-bot con immensa simpatia e l’hanno subito considerata una collega molto utile anche perché hanno intuito che su di lei potevano scaricare l’aspetto più faticoso del lavoro».

La cameriera robot è diventa un’attrazione. C’è chi non manca il selfie mentre si trova al tavolo. Sul prezzo dell’acquisto Samuele fa un po’ di sano catenaccio, ma il conto arriva un po’ più su di quindicimila euro. Un paragone con il cameriere in carne e ossa? Impossibile in ogni caso. Per buttarla giù facile (e brutale) sui conti basta ricordare che un’ora in una ristorante o una pizzeria viene pagata, a contratto, 10 euro e settanta centesimi l’ora. La cameriera robot con quattro ore e mezzo di ricarica assicura fino a dieci ore di lavoro continuativo. Anche se i titolari del ristorante-pizzeria di Todi non riducono tutto a una mano di partita doppia.

NON TEME GLI OSTACOLI

«A proposito di mano - dicono Samuele e Cristina - è una mano in più per il personale in quanto svolge i lavori più pesanti come il trasporto dei tanti piatti al momento di preparare i tavoli prima del servizio, e in quello di sparecchiare. Basti pensare che ha la forza di trasportare 40 chilogrammi di peso in una volta sola, nessun cameriere potrebbe farcela». «Per servire ha quattro ripiani - spiegano Samuele e Cristina - su ogni ripiano si possono mettere due portate che consegna in quattro tavoli diversi, differenziati dal numero, ma può servire anche un tavolo con otto commensali». 

Grazie a sensori in 3D la cameriera-robot, prodotta da un’azienda piemontese, può arrestarsi a qualunque angolo del locale e spostarsi appena incontra un ostacolo. Il suo funzionamento è assicurato da sensori posizionati sul soffitto del locale che la governano senza altri comandi aggiuntivi. La cameriera-robot lavora sull’ordine numerico attribuito ai tavoli che riconosce e raggiunge grazie ai sensori, pesa sessanta chili e è alta quasi un metro e trenta. Ed è decisiva quanto per portare a tavola sia quando c’è da sparecchiare.

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