Città del Vaticano – Papa Francesco all'Angelus invita i cristiani a non evadere le tasse ma a provvedervi regolarmente.
«Con questa risposta, Gesù si pone al di sopra della polemica. Da una parte, riconosce che il tributo a Cesare va pagato, perché l’immagine sulla moneta è la sua; ma soprattutto ricorda che ogni persona porta in sé un’altra immagine, quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza. In questa sentenza di Gesù si trova non solo il criterio della distinzione tra sfera politica e sfera religiosa, ma emergono chiari orientamenti per la missione dei credenti di tutti i tempi,anche per noi oggi» ha spiegato Bergoglio.
Il Papa non è la prima volta che si raccomanda di non evadere le tasse. Un argomento che gli sta particolarmente a cuore perchè dal pagamento delle imposte gli stati hanno la possibilità di erogare più servizi ai bisognosi.. Durante la pandemia, quando negli ospedali i reparti in rianimazione erano saturi e si temeva il collasso delle strutture, durante una messa a Santa Marta, Francesco ebbe a dire che «se mancano posti letto e respiratori, la colpa è anche di chi evade le tasse«. Un'altra volta disse che pagare le tasse è un atto dovuto per sentirsi cittadini.
Al termine dell'Angelus il Papa ha ringraziato coloro che si sono adoperati per la liberazione in Mali di padre Maccalli, il religioso rapito in Mali da gruppi di jihadisti tre anni fa.