Papa Francesco operato per laparocele: cos'è, cause, sintomi e intervento (in anestesia totale)

Mercoledì 7 Giugno 2023
Papa Francesco operato per un laparocele: cos'è, cause, sintomi e intervento (in anestesia totale)

Papa Francesco torna in sala operatoria. Il Pontefice, al «termine dell'udienza generale si è recato presso il Policlinico Universitario Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi».

Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, spiega che «l'operazione, concertata nei giorni scorsi dall'equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti.

La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale».

Marco Scatizzi, presidente dell'Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani, fa il punto sulle condizioni di salute di Bergoglio ai microfoni di AdnKronos Salute: «L'intervento a cui si sottoporrà il Papa è una conseguenza della precedente operazione a cui si era sottoposto che nel 25-30% dei casi può portare allo sviluppo di un laparocele, ovvero un'ernia che si forma su una cicatrice dopo un intervento di chirurgia addominale. Quindi è un problema secondario su un paziente già operato e si provvederà con una laparotomia per rimettere dentro le viscere con l'uso di una protesi. Nel giro massimo di tre giorni si può tornare a casa, ma attenzione purtroppo le recidive sono sempre possibili. Se tutto andrà bene il Papa potrà tornare alle sue attività velocemente anche con l'uso di una panciera per alcuni mesi». Bergoglio quasi due anni fa si era sottoposto a un intervento addominale per diverticoli.

 

Cos'è il laparocele

Il laparocele si configura, generalmente, come una grave complicanza post-operatoria caratterizzata dalla fuoruscita dei visceri contenuti nella cavità addominale attraverso una breccia della parete formatasi in fase di consolidamento cicatriziale di una ferita laparotomica. Il sito dell'Humanitas fornisce una spiegazone approfondita sul laparocele, andandone ad elencare anche sintomi e cause:

«Il laparocele è un'ernia che si forma su una cicatrice dopo un intervento di chirurgia addominale. È uno dei possibili inconvenienti della chirurgia laparotomica, quella tradizionale in cui il chirurgo esegue un'incisione sull'addome di alcuni centimetri».

«A distanza di tempo può accadere che sulla parete muscolo-fasciale, il sostegno muscolare dell'addome al suo interno, si formi un'ernia per l'età, lo sforzo o il sovrappeso. Il problema può essere risolto con un intervento chirurgico eseguito in modo tradizionale o per via laparoscopica».

 

I sintomi

«Il laparocele può essere del tutto asintomatico, cioè essere visibile senza dare alcun disturbo. In genere però causa fastidio o dolore, soprattutto in caso di affaticamento, esercizio fisico, lunghe camminate, stazione eretta prolungata oppure sforzi addominali intensi (tosse, starnuti, defecazione)».

 

Le cause

«Il laparocele è causato dal cedimento della parete muscolo-fasciale che sostiene l'addome. Generalmente è una conseguenza di una ferita operatoria, la ferita creata dall'incisione non si è richiusa perfettamente e con il tempo può aprirsi una "breccia" dalla quale fuoriesce il peritoneo.

Altre cause possono essere infezioni della ferite, traumi che non hanno provocato un taglio della cute, la lassità delle strutture muscolari. Può essere causata anche dalle broncopneumopatie croniche ostruttive per i frequenti e violenti colpi di tosse che si riflettono sui muscoli della pancia».

L'operazione

«Il trattamento chirurgico del laparocele può essere eseguito con due procedure, entrambe con anestesia generale. Solo in casi eccezionali, un laparocele di piccole dimensioni può essere trattato con altre forme di anestesia».

«La procedura tradizionale utilizza la stessa cicatrice come via di accesso chirurgico: attraverso questa incisione si isolano il sacco peritoneale e la porta del laparocele. L'intervento consente di ricollocare, riducendolo, il laparocele all'interno dell'addome e, generalmente, si posiziona una rete di materiale sintetico il cui scopo è quello rinforzare la parete in cui si era verificato il cedimento dei tessuti che lo ha provocato».

«La seconda soluzione prevede l'utilizzo della chirurgia laparoscopica, un trattamento mini-invasivo, per accedere alla cavità peritoneale e quindi per visualizzare "dall'interno" la zona di cedimento fasciale: utilizzando 3 o 4 piccole incisioni chirurgiche addominali è possibile introdurre nella cavità addominale telecamera e strumenti chirurgici. Questa opzione viene preferita in caso di laparocele di piccole dimensioni».

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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