Città del Vaticano – Ludovica, Vittoria, Sofia e tre maschietti di nome Leonardo.
«Questa cerimonia è un po' lunghetta e i siccome i bambini sono i protagonisti, cercate di metterli a loro agio, di farli mangiare se hanno fame, di non far sentire loro troppo caldo se hanno caldo e se gridano, lasciateli gridare tranquillamente e così noi andiamo avanti con questa cerimonia» ha detto il pontefice.
La forte raccomandazione a custodire e mantenere l'identità cristiana dei propri figli non è secondaria in questo momento, visto l'altissimo tasso di abbandoni alla vita comunitaria nelle parrocchie di tutta Europa dopo la comunione o dopo la cresima. I ragazzi, infatti, una volta diventati adolescenti tendono ad allontanarsi dalla fede. Lo dimostra anche l'alto tasso di ignoranza religiosa affiorato in recenti sondaggi in cui tanti adolescenti non sanno nemmeno più elencare i comandamenti o indicare il nome degli evangelisti.
Nella Cappella Sistina dove normalmente si svolge il Conclave e viene eletto il Pontefice ogni anno vengono battezzati dei neonati. Si tratta di una cerimonia solenne che anche quest'anno è stata sottoposta a rigide misure di sicurezza per via della pandemia. Solo l’anno scorso il Pontefice non aveva impartito il sacramento del battesimo per l'altissimo tasso di contagi. La consuetudine di battezzare figli dei dipendenti della Santa Sede è stata istituita da San Giovanni Paolo l’11 gennaio nel 1981 con la Messa presieduta nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico. Nel 1983 Papa Wojtyła ha presieduto per la prima volta la Messa con il rito del battesimo ad alcuni bambini tra le mura della Cappella Sistina.