«Aggredito da un'orsa, mi ha salvato il mio cane». I dubbi del Parco: «Mai successo prima»

La denuncia di un 33enne: "L'animale mi ha raggiunto mentre passeggiavo, ho pensato di morire"

Sabato 31 Dicembre 2022 di Stefano De Angelis
«Aggredito da un'orsa, mi ha salvato il mio cane». I dubbi del Parco: «Mai successo prima»

Ha ancora la paura negli occhi, lasciata da quell'incontro ravvicinato con un'orsa nel versante frusinate del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. «Mi ha assalito e ferito. Devo la vita al mio cane, Biondo. Ho visto la morte in faccia e non riesco più a dormire». È tuttora sconvolto il 33enne Antonio Rabbia, nonostante siano trascorsi 10 giorni da quello che ha definito «un film dell'orrore».

Il Parco, però, non è convinto della ricostruzione fatta. Parla di «presunta aggressione» e rileva che nell'Appennino finora «non si è mai registrata» ai danni di una persona: «Questo sarebbe il primo caso». Nel frattempo, il giovane si è affidato all'avvocato Giuseppe Spaziani: «Avvieremo un'azione risarcitoria», ha detto.

I FATTI
Teatro del faccia a faccia con l'orsa sono stati i monti di San Donato Val di Comino. A raccontare quei minuti è stato Antonio: «Stavo passeggiando su un sentiero nei pressi del curvone dei motociclisti, nell'area contigua del Parco. Ero con il mio cane al guinzaglio. Erano circa le 13.05 del 21 dicembre. All'improvviso Biondo si è mosso di scatto. Mi sono girato e c'erano due piccoli orsi a una quarantina di metri. Poi è spuntata la madre, un grosso esemplare. Si è alzata su due zampe e si è lanciata verso di me - ha aggiunto -. Ha fatto un salto con la bocca aperta pronta per azzannarmi. Ho lasciato il guinzaglio e d'istinto mi sono girato di lato per schivarla, ma con i denti mi ha colpito di striscio, ferendomi all'addome. Poi siamo finiti nella scarpata: io dopo una ventina di metri mi sono fermato riuscendo ad aggrapparmi a un albero, l'orsa è caduta giù per una cinquantina di metri. A quel punto, l'animale si è rialzato e stava venendo verso di me. Ho creduto di morire. Gli ho lanciato contro una pietra, mentre Biondo ha iniziato ad abbaiare contro l'orsa, che si è fermata per poi indietreggiare». Antonio, padre di un figlio piccolo, sentendosi spacciato, in quei frangenti ha mandato un messaggio vocale alla moglie e ha chiamato il padre: «Gli ho detto addio, pensavo di non farcela». Alla fine, con una gamba malandata, dopo circa mezz'ora è riuscito a raggiungere l'auto: «Ce l'ho fatta a fatica, risalendo il pendio trascinandomi e con la paura che l'orsa tornasse». Per fortuna non è stato così: «Ma non vedevo più neanche il cane: temevo che lo stessero mangiando». Biondo, invece, era vivo e si sono riabbracciati qualche giorno dopo. Antonio è stato accompagnato in ospedale. Per lui prognosi di venti giorni per quattro ferite da taglio all'addome, una costola fratturata, un'altra incrinata e una lesione a una gamba con tanto di ingessatura.

LA POLEMICA
Sul caso è intervenuto il Parco. In una nota si spiega che il giovane ha segnalato l'accaduto al servizio di sorveglianza il 22 dicembre e che l'ente si è subito attivato per accertarsi delle sue condizioni e per la ricerca del cane. Il Parco gli augura «una pronta guarigione» e ribadisce la solidarietà dei vertici, ma allo stesso tempo non appare convinto delle «informazioni riferite»: per l'ente «destano perplessità».

«I toni della vicenda - osservano - sono sembrati subito poco chiari perché nella zona dei fatti è stata più volte avvistata, anche nei giorni successivi, una femmina di orsa con due cuccioli, senza che però mai abbia dato problemi di nessun tipo». Poi la nota conclude: «Il Parco è a disposizione per collaborare con le autorità competenti e fornire ogni supporto».

Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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