Morto da tre mesi e mezzo, funerali impossibili causa burocrazia

Giovedì 26 Dicembre 2019 di Giovanni Del Giaccio
La discussione del 29 novembre in ospedale
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Possono pagare solo il minimo indispensabile per il trasporto, non hanno i soldi per il loculo, aspettano da mesi un metro quadrato di terra ma il loro connazionale non ha ancora sepoltura. La vicenda della salma del nigeriano di 37 anni deceduto al Goretti il 9 settembre non ha ancora una soluzione. La salma è ancora nelle celle frigorifere dell'obitorio e a nulla è valsa la protesta - che ha richiesto l'intervento della Polizia  - di un gruppo di amici e familiari che il 29 novembre sono stati invano in ospedale. Dove il personale non ha potuto fare altro che opporre un rifiuto, in assenza di nulla osta al trasferimento.

Pratiche delle quali doveva occuparsi, a quanto sembra, il Comune di Latina - settori Sanità-ambiente e i Servizi sociali - per l'assegnazione di un posto al cimitero di Borgo Montello. In casi di indigenza, infatti, il Comune nel quale avviene il decesso mette a disposizione il minimo indispensabile. In questo caso i familiari e gli amici non hanno le risorse per pagare anche il loculo e basta una tumulazione a terra.
Da allora sono trascorsi - inutilmente - altri giorni ma la salma è ancora al Goretti. Nonostante un intervento persino del consolato della Nigeria.

A tre mesi e mezzo dal decesso, quindi, i parenti non sanno quanto tempo dovranno ancora attendere perché il Comune di Latina assegni il posto al cimitero e consenta ai familiari di celebrare le esequie.
Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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