Milano si tinge di arcobaleno per il Pride. E ad aprire la parata di oggi sarà un carro di migranti Lgbt promosso dal Progetto Io, Immigrazioni e Omosessualità, e sostenuto dal Cig Arcigay e dalla rete Corpo ai diritti. Il carro sfilerà con una selezione musicale di brani dei paesi di origine, tra cui Senegal, Nigeria, Libia, Pakistan e Russia, in testa, la loro bandiera che unisce una striscia oro alle 6 dell'arcobaleno. L'oro è quello del tessuto tecnico delle coperte termiche con vengono soccorsi i migranti naufraghi nel Mediterraneo.
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POLEMICA MIGRANTI Una decisione che lascia perplessa Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega: “La sfilata del Milano Pride sarà aperta da un carro dedicato appositamente ai migranti, mentre la piattaforma Insieme senza muri ha invitato i partecipanti a indossare un nastro azzurro per esprimere solidarietà al capitano della Sea Watch 3. A questo punto vorrei capire cosa c’entrino i migranti e una nave che ha palesemente violato le leggi italiane coi diritti della comunità gay. Non ha nessun senso mischiare le due cose perché non sono collegate in alcun modo: ancora una volta la sinistra non ha perso occasione per dimostrarsi anti-italiana tirando in ballo ancora come sempre gli immigrati. Proprio non ce la fanno: gli extracomunitari sono la loro ossessione!”.
IL PERCORSO La festa comunque si annuncia imponente, con l’appoggio di 60 sponsor e del Comune di Milano che illuminerà Palazzo Marino di luci arcobaleno. Ma l'amministrazione che vuole evitare possibili incidenti ha anche emanato il divieto di vendita per l'asporto di superalcolici e bevande in vetro e lattina lungo il tragitto della manifestazione. Queste le strade chiuse a partire dalle 14 e fino al passaggio della sfilata: piazza Duca d'Aosta - luogo del concentramento - via Vitruvio, via Settembrini, Piazza Caiazzo, via Venini, via Giovanni da Palestrina, Corso Buenos Aires fino a piazza Oberdan, saranno chiuse al traffico
IL SINDACO SALA "Nella notte tra il 28 e il 29 giugno del 1969 a Stonewall - ricorda l'ex sindaco Giuliano Pisapia - la comunità Lgbt di New York disse basta con forza alle continue vessazioni di cui era oggetto da parte delle istituzioni.
Milano Pride 2019, è il giorno della parata: percorso e strade chiuse. Primo carro per i migranti, è polemica
Sabato 29 Giugno 2019La parola d'ordine fu "Pride", orgoglio, la stessa parola che nei giorni scorsi e nei prossimi verrà gridata in tutta Italia e nel mondo da chi prosegue in quella lunga e faticosa marcia per il riconoscimento della piena dignità e dei diritti civili, individuali e sociali. Sono passati 50 anni da quei giorni e la strada è ancora lunga, irta di ostacoli posti da chi vorrebbe negarli, ma noi non smetteremo mai di percorrerla. Perché, ora come allora, non smetteremo di ricordare che "Noi siamo ovunque!".