Migranti, nuovi sbarchi in Sardegna e alle Eolie. Anche Sea Watch firma codice condotta

Sabato 14 Ottobre 2017
Migranti, nuovi sbarchi in Sardegna e alle Eolie. Anche Sea Watch firma codice condotta
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Ancora sbarchi di migranti in Sardegna.
Nella notte e alle prime luci dell'alba sono arrivati 34 algerini. Il primo sbarco è avvenuto alle 23 sulla spiaggia di Porto Pino, a Sant'Anna Arresi, nel Sulcis, dove i carabinieri hanno bloccato 12 algerini. Alle 2.30 nella stessa zona ne sono stati intercettati altri 14. Gli ultimi otto questa mattina sempre nella zona di Porto Pino. I militari, che avevano ricevuto la segnalazione di un nuovo sbarco, sono giunti quando gli algerini si stavano allontanando dalla spiaggia. Dopo le visite mediche e le operazioni di identificazione sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir.


La Regione Sardegna sta seguendo «con attenzione e in stretto contatto con il ministero dell'Interno il preoccupante fenomeno del flusso migratorio dall'Algeria. In diverse occasioni il presidente Pigliaru ha segnalato al ministro Minniti la gravità della situazione e chiesto con forza che il Governo intensifichi il dialogo con le autorità algerine e percorra tutte le strade possibili per bloccare il flusso e dare corso ai rimpatri». Lo ha detto l'assessore degli Affari Generali della Regione sarda, Filippo Spanu. Tra ieri e oggi sono arrivati nel Sulcis oltre 60 algerini tra i quali tre donne ed un bimbo. Il problema «degli sbarchi diretti è uno dei temi che saranno affrontati, lunedì 16 ottobre, nella sede della Prefettura, a Cagliari, dal presidente Francesco Pigliaru nell'incontro con la responsabile del Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione Gerarda Pantalone» spiega lo stesso assessore, con delega all'immigrazione. Nell'occasione Pigliaru e Spanu sottoscriveranno, con le Prefetture e l'Anci, i due Protocolli d'Intesa sull'accoglienza diffusa e sui progetti di volontariato sociale per i migranti. Nella riunione verrà esaminato anche il tema dell'apertura nell'Isola di un Centro permanenza per i rimpatri.

Nuovo sbarco anche alle Eolie. E stavolta sono 119 Siriani e iracheni, partiti da Istanbul con un veliero di una ventina di metri, «Inktuis». Sono transitati dallo Stretto di Messina e come la volta scorsa si sono diretti dietro l'isola di Lipari, a due passi dalla spiaggia sottostante le terme di San Calogero. Qui i quattro scafisti, hanno lasciato il veliero alla deriva e si sono allontanati con un piccolo gommone nero con fuoribordo direzione di Filicudi. I migranti hanno telefonato al 112 ed è scattato l'allarme. Alcuni di loro (una trentina) hanno cercato di raggiungere la spiaggia. Altri è possibile che si siano dileguati. Alle 4 del mattino è scattata la mobilitazione. In mare sono uscite le motovedette della guardia costiera, dei carabinieri e della guardia di finanza. Il veliero è stato rimorchiato fino al porto di Pignataro. Una sessantina di migranti di questo gruppo (tra cui una trentina di donne di cui una incinta di un mese e una ventina di bambini) assistiti dai volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile sono stati rifocillati con acqua, latte, biscotti e generi di prima necessità. Sul posto anche il sindaco Marco Giorgianni. Altri dieci migranti sono stati intercettati dai carabinieri al porto delle navi dove erano pronti per imbarcarsi alla volta di Milazzo. Altri tre pronti a imbarcarsi con l'aliscafo per la città mamertina, sono stati bloccati dai militari dell'arma. Con la motovedetta dei carabinieri nella spiaggia sotto San Calogero sono stati recuperati altri 26 migranti e trasferiti a Pignataro. Scattate le ricerche all'interno dell'isola, così come con le motovedette si sono mobiliate a dare la caccia ai quattro scafisti.

Alcuni dei profughi provenienti dalla Siria, Iraq e Iran, 119 in tutto, con il vaporetto «Aliante» sono partiti per Messina dove saranno ospitati nel centro di accoglienza. Scortati da due motovedette della guardia di finanza. Nella città dello Stretto giungeranno dopo circa due ore di traversata. Sono 57 uomini, 37 donne e 27 bambini anche in tenera età. Il veliero è stato sequestrato e sarà perquisito alla ricerca di documenti che potrebbero esserci nella cassaforte.

Intanto questa mattina al Viminale anche Sea Watch ha firmato il codice di condotta voluto dal ministero dell'Interno per le Ong impegnate nei soccorsi in mare di migranti. L'organizzazione, che era tra le due che ancora non avevano sottoscritto il codice, ha firmato dopo un breve chiarimento sui contenuti delle regole condivise. «Rimane solo Medici senza Frontiere a non aver sottoscritto il codice - si apprende al Viminale - e ci si augura possa rivedere la propria posizione». Al momento sono dunque Sos Mediterranee, Proactiva Open Arms, Save the Children, Moas, Sea Eye e da oggi Sea Watch le organizzazione firmatarie.
Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 18:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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