A sorpresa in centro arriva Diego Armando Maradona e la serata diventa uno show da fuoriclasse.
Con tanto di dedica musicale del Pibe de Oro a Massimo Ranieri. Un fuoriprogramma dietro l’altro al quale i fortunati clienti di un ristorante vicino Campo de’ Fiori hanno potuto assistere, l’altra sera, protagonista Maradona, in vena di divertirsi come ai tempi in cui giocava nel Napoli. I fatti: El Pibe de Oro era a Roma per la Partita per la pace, ma ha voluto posticipare la partenza, anche perché ieri in udienza privata ha incontrato di nuovo Papa Bergoglio.
La sera prima, la sua uscita gourmet che non poteva non farlo tornare protagonista della mondanità capitolina. Maradona aveva desiderio di gustare prelibatezze marinare, pesce e crostacei, così, insieme a una decina di amici, quasi tutti argentini, dall’hotel di Monte Mario dove alloggiava è stato accompagnato in via dei Chiavari, scortato da diverse body guard. A lui è stata riservata una zona appartata del ristorante, dove ha potuto mangiare indisturbato, anche se non si è sottratto alle richieste di diversi clienti che si sono fatti coraggio chiedendogli fotoricordo con lo smartphone.
Una volta a tavola, a lui si è dedicato il padrone di casa, Enrico Pierri, che aveva già conosciuto a Napoli. Maradona gli ha detto: «Fai tu, sai bene come mi piace mangiare». Ecco così sul tavolo ostriche Gilardeau, in grande quantità, una montagna di ricci di mare, tutto il pesce crudo possibile, ricciole, gamberi, scampi, saraghi, cernia. Voleva anche la pasta e ha fatto una richiesta particolare: «Quella che mangiavo a Napoli, da te». Una ricetta che Enrico, “maradoniano” doc, non aveva certo dimenticato: spaghetti aglio, olio e cannolicchi.
La cena è finita con frutta, babà e sfogliatelle, e brindisi. Ma la serata è continuata in musica: Maradona a un certo punto ha voluto cantare e ha duettato con l’altra padrona di casa, Elena Lenzini. La canzone era “Perdere l'amore” di Ranieri. I clienti seduti agli altri tavoli hanno assistito incuriositi e meravigliati. C’erano anche lo spadaccino Aldo Montano con il suo amico gallerista Giacomo Guidi, il critico d’arte Achille Bonito Oliva, che festeggiava il compleanno della moglie Annamaria e la giornalistaMaria Latella, a cena con la figlia Alice. L’entrata al ristorante era rimasta top secret, ma non la sua uscita: una folla di curiosi l’ha applaudito. Lui ha sorriso, mostrato il segno della vittoria nelle dita e la sua t-shirt black da campioni combattenti, non a caso con l’immagine da pugile di Cassius Clay-Muhammad Ali.
Ultimo aggiornamento: 11:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA Con tanto di dedica musicale del Pibe de Oro a Massimo Ranieri. Un fuoriprogramma dietro l’altro al quale i fortunati clienti di un ristorante vicino Campo de’ Fiori hanno potuto assistere, l’altra sera, protagonista Maradona, in vena di divertirsi come ai tempi in cui giocava nel Napoli. I fatti: El Pibe de Oro era a Roma per la Partita per la pace, ma ha voluto posticipare la partenza, anche perché ieri in udienza privata ha incontrato di nuovo Papa Bergoglio.
La sera prima, la sua uscita gourmet che non poteva non farlo tornare protagonista della mondanità capitolina. Maradona aveva desiderio di gustare prelibatezze marinare, pesce e crostacei, così, insieme a una decina di amici, quasi tutti argentini, dall’hotel di Monte Mario dove alloggiava è stato accompagnato in via dei Chiavari, scortato da diverse body guard. A lui è stata riservata una zona appartata del ristorante, dove ha potuto mangiare indisturbato, anche se non si è sottratto alle richieste di diversi clienti che si sono fatti coraggio chiedendogli fotoricordo con lo smartphone.
Una volta a tavola, a lui si è dedicato il padrone di casa, Enrico Pierri, che aveva già conosciuto a Napoli. Maradona gli ha detto: «Fai tu, sai bene come mi piace mangiare». Ecco così sul tavolo ostriche Gilardeau, in grande quantità, una montagna di ricci di mare, tutto il pesce crudo possibile, ricciole, gamberi, scampi, saraghi, cernia. Voleva anche la pasta e ha fatto una richiesta particolare: «Quella che mangiavo a Napoli, da te». Una ricetta che Enrico, “maradoniano” doc, non aveva certo dimenticato: spaghetti aglio, olio e cannolicchi.
La cena è finita con frutta, babà e sfogliatelle, e brindisi. Ma la serata è continuata in musica: Maradona a un certo punto ha voluto cantare e ha duettato con l’altra padrona di casa, Elena Lenzini. La canzone era “Perdere l'amore” di Ranieri. I clienti seduti agli altri tavoli hanno assistito incuriositi e meravigliati. C’erano anche lo spadaccino Aldo Montano con il suo amico gallerista Giacomo Guidi, il critico d’arte Achille Bonito Oliva, che festeggiava il compleanno della moglie Annamaria e la giornalistaMaria Latella, a cena con la figlia Alice. L’entrata al ristorante era rimasta top secret, ma non la sua uscita: una folla di curiosi l’ha applaudito. Lui ha sorriso, mostrato il segno della vittoria nelle dita e la sua t-shirt black da campioni combattenti, non a caso con l’immagine da pugile di Cassius Clay-Muhammad Ali.
