Fano, parla l'avvocato della ex suora
«Mamma e figlia sono felici insieme»

Lunedì 14 Aprile 2014 di Alessandra Bruno
La manifestazione del Comitato Nati dal cuore ad Ancona (foto De Marco)
TOLENTINO - Bimba restituita alla mamma -suora, parla l'avvocato della ex religiosa, Luca Giardini: Le vere vittime in questa storia sono la mamma e la figlia, ostacolate nel loro percorso di ricongiungimento. La bambina, abbandonata alla nascita da un'ex suora congolese di 46 anni, è stata allevata da una coppia di Tolentino, che voleva adottarla, ma la Cassazione ha accolto il ricorso della ex religiosa, riconoscendole il diritto al ripensamento. La bambina, di 28 mesi, ora si trova in una struttura di accoglienza a Fano con la madre.



«Il Tribunale dei Minori ha accolto la mia richiesta - spiega Giardini- di prolungare la permanenza della bambina dalla madre in seguito alla manifestazione promossa dal Comitato Nati dal cuore. La partenza di uno dei pullman era prevista a Tolentino, a 50 metri dall'abitazione dei coniugi. La bambina avrebbe dovuto incontrare la madre sabato alle 9, così abbiamo scongiurato il rischio di esporre entrambe a una bagarre mediatica. Il provvedimento del Tribunale ha stabilito che rimarranno insieme fino a nuovo ordine».



Poi, a scanso di equivoci, aggiunge: «La bambina è serena, si sta integrando, si trova con la sua famiglia, cioè con sua madre, che chiama “mamma”. Vivono in una struttura dove la madre presta attività. La madre parla italiano e ha esperienza con i bambini, essendo stata vice direttrice di una scuola nella Congregazione religiosa di cui faceva parte. Le due stanno instaurando un bel rapporto, che è quello naturale tra madre e figlia».



Gli incontri tra le due, secondo la coppia affidataria, sono stati troppo repentini: «Se la piccola ha accusato disturbi - precisa Giardini - li ha manifestati solo a casa loro, con la madre è serena, sta bene. La coppia di Tolentino ha fatto un ottimo lavoro con la bambina, ma da un certo punto in poi c'è stato antagonismo, ampiamente dimostrato».



La coppia ha chiesto, attraverso i propri legali, la revocazione della sentenza di Cassazione. «Non hanno cercato il dialogo - dice ancora Giardini - ma solo di tenere la piccola. La coppia ha saputo che la madre voleva riconoscere la figlia, quando lei aveva solo quattro mesi, era un fagottino. Sarebbe stato semplice per i due maceratesi iniziare i contatti, invece c'è stato un tentativo di impedirglielo».



Poi conclude: «Ci troviamo di fronte ad una persona che in seguito a un fatto drammatico (violenza sessuale e gravidanza, ndr) ha visto cambiare totalmente la propria prospettiva di vita. Ha affrontato un lutto, la morte di sé come suora e la rinascita come madre. A 72 giorni dal parto è riemersa dal dramma e ha detto: “Voglio mia figlia”».
Ultimo aggiornamento: 18:26

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