Lite sui gioielli in casa Lollobrigida.
Il figlio: Mamma non è più in sé

Lunedì 3 Marzo 2014
Lite sui gioielli in casa Lollobrigida. Il figlio: Mamma non è più in sé
Quando “la bersagliera” l’ha saputo andata su tutte le furie.



L’unico figlio, Andrea Milco Skofic, nato dal primo matrimonio, si è rivolto al giudice tutelare. «Mia madre, Luigia Lollobrigida, in arte Gina, ha bisogno di un amministratore di sostegno - ha chiesto - temo non sia più in grado di fare da sola». La ragione si può immaginare: Skofic è l’unico erede della Lollo nazionale. E la vita della madre, ancora piena di fermento e attività, deve averlo preoccupato.



IL MATRIMONIO FALSO

Di recente, infatti, l’artista si è dovuta rivolgere alla procura di Roma per denunciare tale Javier Rigau, 44 anni, spagnolo (43 anni meno di lei), con cui ha avuto una relazione tra il 2006 e il 2007. Dopo averlo frequentato per un po’ si è accorta, consultando Internet con il suo manager Andrea Piazzolla, che l’uomo era conosciuto alla giustizia per via di alcune truffe. «Potrei essere stata raggirata da Javier - ha, quindi, denunciato ai carabinieri - è una persona ignobile, che potrebbe avermi sposata per procura in Spagna a mia insaputa, senza il mio consenso, allo scopo di ereditare i beni dopo la mia morte. Voglio fare luce su questa vicenda». Il primo vero sospetto le è venuto all'inizio del 2012, quando Javier - secondo la sua ricostruzione - le avrebbe telefonato dicendo che in caso di morte lui voleva lasciarle i beni: per questo lei avrebbe dovuto dichiarare di essere sua moglie. Una richiesta mai assecondata.

L’inchiesta è ancora in corso e si occupa di seguirne gli sviluppi il difensore della Lollo, l’avvocato Fabrizio Siggìa. «Ho attraversato un periodo difficile - aveva infatti spiegato l’attrice agli inquirenti - e pensavo che cambiando la mia vita sarei riuscita a uscire dalla depressione, ma non gli avevo mai dato il consenso per sposarmi. Ha fatto una cosa per procura, Saranno avviate indagini internazionali perché voglio far luce su questa squallida vicenda e su tutte le persone che vi sono coinvolte».



L’ASTA DA SOTHEBY’S

Nel frattempo, poi, la star-fotografa-scultrice, ha anche venduto una parte dei suoi gioielli in un’asta alla Sotheby’s di Ginevra, incassando diversi milioni di euro. E di recente è stata vista in compagnia di un altro giovanissimo assistente-factotum. Da qui la decisione del figlio di chiedere un intervento al giudice tutelare. L’udienza è stata fissata ad aprile prossimo. Non si tratta di una richiesta di interdizione, ma solo della presenza di qualcuno che “controlli” e opponga anche la sua firma su eventuali atti che la protagonista di “Pane amore e fantasia” abbia in mente di attuare: compravendite, contratti, investimenti.



La storia recente, infatti, riporta alla mente un altro caso famoso di truffa e circonvenzione, quello di Aurelia Sordi, la sorella di “Albertone”. Il pubblico ministero Eugenio Albamonte, titolare del procedimento, ha notificato l’avviso di chiusura di inchiesta agli indagati: Arturo Altadi, storico autista di Sordi, l’avvocato Francesca Piccolella, il notaio Gabriele Sciumbata, insieme con altri 6 dipendenti della famiglia, tutti beneficiari di donazioni per un valore totale di 2,5 milioni di euro, circa il 20 per cento del patrimonio che Aurelia ha ereditato dal fratello.



È certo, comunque che super Gina si opporrà a questa richiesta del figlio, e anche energicamente. «Sto in giro per il mondo di continuo, vado avanti e indietro con Montecarlo - si sarebbe sfogata - Sono perfettamente in me».
Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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