Licei, iscrizioni al via: come scegliere quello giusto? Ecco la guida del Ministero con i lavori più richiesti

Dal ministero una lettera con i profili più richiesti e le statistiche legate ai territori

Domenica 18 Dicembre 2022 di Lorena Loiacono
Scuola, iscrizioni al via: inseguire i sogni o il lavoro? Guida alla grande scelta

Studiare greco e latino oppure matematica e fisica, le lingue antiche o quelle straniere? Meglio invece preferire un indirizzo tecnico o un professionale? È tempo di scelte, per gli studenti di terza media, che subito dopo le feste dovranno decidere in quale scuola superiore studieranno il prossimo anno. E non è una decisione semplice da prendere visto che, spesso, l’orientamento non aiuta nella scelta. Non a caso nei progetti del Pnrr la questione legata all’orientamento è in prima linea.

Oggi dalle 9 si aprono le registrazioni sulla piattaforma del ministero dell’Istruzione. Primo passo per le famiglie, in vista del 9 gennaio prossimo quando partiranno le iscrizioni vere e proprie per l’anno scolastico 2023/2024. Le procedure si svolgeranno online per tutte le classi prime delle scuole statali, dalle elementari alle medie e superiori. Solo per la scuola dell’infanzia resta la domanda su carta. 

La procedura online

Per la procedura online occorre dunque innanzitutto accedere al servizio “Iscrizioni online”, sul portale del ministero dell’istruzione e del merito utilizzando le credenziali dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, del CIE, la Carta di identità elettronica o eIDAS, electronic IDentification Authentication and Signature. Sarà possibile presentare una sola domanda di iscrizione per ciascun alunno, ma si potranno indicare anche altre due preferenze nel caso in cui la scuola scelta avesse un esubero di richieste rispetto ai posti disponibili.

LA DIREZIONE GIUSTA
Oggi, per la prima volta, i genitori dei ragazzi di terza media riceveranno una lettera dal ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, con alcune considerazioni per comprendere in quale direzione va il mondo del lavoro, riportando i numeri e i profili professionali maggiormente richiesti e le statistiche più recenti sulle opportunità lavorative che ogni regione offre, rispetto agli istituti presenti sul territorio. Si tratta di prime indicazioni che verranno poi aggiornate online con una piattaforma dedicata. È un passaggio molto delicato per il percorso formativo degli studenti, basti pensare infatti che il primo anno di scuola superiore è quello in cui si registra la percentuale maggiore di non ammessi alla classe successiva o ritirati. Si tratta quindi dell’anno peggiore per la dispersione scolastica. A giugno scorso, ad esempio, la percentuale dei ragazzi non ammessi all’anno successivo è stata del 6,2%, considerando complessivamente i quattro anni di scuola superiore: osservando invece solo il primo anno, la percentuale schizza all’8,1%. 

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OPEN DAY
Quest’anno, dopo lo stop imposto dal covid, gli open day sono tornati in presenza e così gli studenti e i loro genitori possono approfittare delle giornate di orientamento per visitare gli istituti scelti, mentre negli ultimi due anni le visite erano solo virtuali. Per individuare l’istituto più adatto alle esigenze del singolo studente è opportuno considerare i consigli dei docenti delle scuole medie, che hanno seguito e valutato gli alunni per tre anni, ma è possibile anche prendere informazioni online sia attraverso il portale Scuola in chiaro, messo a disposizione del ministero in cui trovare tutte le informazioni delle scuole come il numero degli iscritti, la presenza di laboratori o palestre, sia attraverso Eduscopio, il motore di ricerca della Fondazione Agnelli in cui viene stilata una sorta di classifica degli istituti attraverso i dati raccolti relativamente agli esiti dei diplomati sia in ambito universitario sia lavorativo.

«Per scegliere l’indirizzo di studi più adatto allo studente - spiega Pietro Lucisano, presidente della Sird, società italiana di ricerca didattica Sird, e professore ordinario di Pedagogia sperimentale dell’università La Sapienza di Roma - bisogna innanzitutto considerare i suoi desideri, le sue passioni, le attitudini e le capacità dimostrate fino alla terza media, ascoltando i consigli dei docenti che lo hanno seguito nel percorso ma senza sottovalutare la scelta espressa dal ragazzo. Un errore da non fare è scegliere un percorso professionale solo perché si pensa che non ci sia bisogno di studiare. È importante seguire gli open day ma è molto utile anche chiedere informazioni a chi già frequenta la scuola: l’esperienza diretta di un alunno, anche riportata dai genitori, aiuta a capire la scuola. Allo stesso modo è importante prendere informazioni sui progetti già avviati dall’istituto». Una scelta che, quindi, va ponderata attentamente, su più fronti.

Il motivo? «Non è semplice decidere in terza media un percorso che i ragazzi sono obbligati a seguire solo per due anni, cioè fino a 16 anni - sottolinea il professore della Sapienza - perché non mettere la scelta direttamente a 16 anni, uniformando il percorso per tutti fino all’obbligo? Senza considerare che le scuole offrono opportunità molto diverse tra loro, come dimostrato dai dati Ocse Pisa: pur considerando gli stessi indirizzi, cambiano infatti gli esiti da Nord a Sud ma anche dal centro alla periferia delle città. La scuola, come la sanità, dovrebbe essere uguale per tutti ma purtroppo così non è». 
 

Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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