Il Covid uccide un altro carabiniere: morto il comandante Massimo Paris, aveva 57 anni

Venerdì 16 Aprile 2021 di Vincenzo Caramadre
Massimo Paris, 57 anni

Il Covid continua seminare morte nella stazione dei carabinieri di Guarcino. Dopo l'appuntato Roberto Ceci, deceduto nelle settimane scorse, poche settimane prima di sottoporsi al vaccino, poco fa è arrivata la notizia della scomparsa del comandante, il maresciallo Massimo Paris, 57anni, originario di Veroli.
Il maresciallo Paris dal 19 marzo era ricoverato al Campus Biomedico di Roma. Cordoglio tra i colleghi della provincia di Frosinone. 
«Era al culmine di una carriera dedicata al servizio delle Istituzioni e degli altri, lascia la moglie e due figli.

Punto di riferimento della comunità, il suo esempio resta vivido e vitale fra colleghi e amici. Ciao Massimo». È stato il messaggio del comando generale dell’arma dei carabinieri.

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«La passione e l'impegno di Massimo non saranno dimenticati dai colleghi e dalla cittadinanza per i quali era un punto di riferimento», si legge nella nota. A settembre avrebbe compiuto 58 anni.

«Anch'egli - sottolinea il comando generale - ha dedicato la propria vita al dovere, alle Istituzioni, e alla propria  famiglia, finché oggi il virus si è portato via il suo respiro per sempre. Lascia la moglie, un figlio e una figlia. La famiglia dell'Arma dei Carabinieri si stringe, nel dolore, ai familiari e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato». Alla famiglia il cordoglio dei colleghi e del Comandante Generale, il generale Teo Luzi.

Paris, come detto, è il secondo carabiniere della Stazione di Guarcino morto per Covid nel giro di un mese. Il primo era stato Roberto Ceci, 56 anni, sposato e padre di due ragazzi, di Vico del Lazio. Fu il sindaco di quest'ultimo paese, Claudio Guerriero, carabiniere in pensione, a mettere sotto accusa gli assembramenti che si stavano registrando in quei giorni nella stazione sciistica di Campo Catino, nel Comune di Guarcino, dove i carabinieri Paris e Ceci, ma anche gli agenti della polizia locale (pure loro contagiati dal Covid), furono impegnati per evitare assembramenti e rimandare indietro le auto dirette verso la località sciistica ciociara. Stesso assalto si registrò nell'altra località sciistica della provincia di Frosinone, Campostaffi. Non è escluso che i carabinieri di Guarcino, proprio durante queste attività di controllo, abbiamo contratto il virus. 

Le piste da sci sono rimaste chiuse, ma in migliaia non hanno rinunciato a trascorrere una giornata sulla neve. La provincia di Frosinone, in quei giorni, stava scivolando verso la zona rossa. 

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 21:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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