Il 4 ottobre del 2011, Amanda Knox aveva lasciato l'Italia con il volto disteso, dopo quasi quattro anni passati nel carcere di Perugia. Assolta poche ore prima dall'accusa di avere partecipato all'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. «Sto tornando in Italia come una donna libera» ha annunciato oggi sul suo profilo Twitter. Amanda è in volo verso Milano dove dovrebbe arrivare domani (con la madre Edda Mellas e il fidanzato Christopher) per poi recarsi a Modena per essere la protagonista, sabato, dell'incontro sul tema del processo mediatico nell'ambito del Festival della giustizia penale.
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La giovane di Seattle non dovrebbe comunque tornare a Perugia. «Lo farà, ma non in questi giorni» ha assicurato don Saulo Scarabattoli, a lungo cappellano del carcere femminile del capoluogo umbro.
«Dialogherà con giuristi ed esperti e racconterà - ha aggiunto - come ha vissuto quel periodo sotto i riflettori. Lei per tutti era l'assassina e quando è stata assolta l'opinione pubblica ha parlato di un errore. Nessuno entrerà nel merito del procedimento, ascolteremo la sua esperienza». Amanda Knox venne arrestata il 6 novembre del 2007 insieme all'allora fidanzato Raffaele Sollecito. Condannati in primo grado furono assolti in appello e scarcerati dopo quasi quattro anni in cella. Ma quella sentenza venne annullata dalla Cassazione e il nuovo processo di secondo grado, a Firenze, portò alla loro condanna. Knox, nel frattempo tornata a Seattle, e Sollecito rimasero però liberi e il 27 marzo del 2015 la Suprema Corte mise la parola fine alla vicenda giudiziaria decidendo l'assoluzione definitiva «per non avere commesso il fatto» dei due giovani. Così che oggi Amanda Knox può annunciare: «sto tornando in Italia come una donna libera».