VERONA - La variante brasiliana del Covid-19 oltre a essere più contagiosa potrebbe essere associata a una maggiore mortalità dai 20 ai 49 anni. Gli autori dello studio preliminare, appena pubblicato sulla rivista MedRxiv sono Giuseppe Lippi, direttore della sezione di Biochimica clinica nell’ateneo di Verona, Maria Helena Santos de Oliveira e Brandon Michael Henry.
Lo studio ha analizzato oltre 500 mila casi di Covid-19 nello Stato del Paraná, nel sud del Brasile, è divenuta quasi endemica e comunque con diffusione superiore al 70%. Lo studio preliminare evidenzia che, in tutte le fasce di età, la variante sembra associarsi a mortalità maggiore per Covid-19. L’incremento del tasso di decessi appare particolarmente evidente in pazienti di età compresa tra i 20 e 29 anni. Ciò conferma alcune osservazioni preliminari, secondo cui la variante potrebbe essere maggiormente virulenta e patogena oltre che più contagiosa.
«Sebbene preliminari», spiega Giuseppe Lippi, «questi risultati suggeriscono la necessità di instaurare un sistema di monitoraggio costante della diffusione delle varianti di Sars-CoV-2 velocizzando le vaccinazioni, affinché si possa minimizzare il rischio che ceppi particolarmente virulenti possano insorgere e diffondersi nella popolazione».