Un miliardo di euro sfumato per il lockdown. Questo, a fine anno, sarà il conto pagato dalla Basilicata per il Covid. Nonostante la pandemia qui abbia contagiato meno di 500 persone e causato 28 decessi. Uno choc che vale doppio: accanto alla riduzione di Pil stimata tra l'11 e il 13 per cento, la Regione vede cancellare quella che poteva essere l'occasione della svolta.
Meloni: «Sgravi al Sud, ma per sempre. Servono infrastrutture e banda larga»
Svimez: nel Mezzogiorno il virus ha cancellato il 6% dei posti di lavoro, al Settentrione il 3,5%
LA SVOLTA MANCATA
Proprio quest'anno Fca a Melfi avrebbe già dovuto iniziare a produrre la Jeep elettrica a Melfi, trasformando - in prospettiva della fusione con la francese Psa - lo stabilimento in una delle eccellenze sul fronte dell'innovazione del gruppo. Garantendo al territorio certezze che non esistono negli altri siti italiani. Dopo tanto traccheggiare, a Tempra Rossa, era finalmente partita a fine del dicembre scorso la concessione petrolifera Gorgoglione, per estrarre fino a 15mila barili al giorno. Eppoi c'era Matera Capitale della cultura 2019, con il 2020 che avrebbe dovuto portare tutta la regione, non soltanto la città dei Sassi, a diventare una delle mete principi di tutto il Mezzogiorno, con stranieri a cercare qui al Sud un nuovo Chiantishire. Invece, con il lock down, con il crollo del consumo del petrolio e le macchine invendute sui piazzali degli autosaloni, tutti questi volani sono stati congelati. Come il presente e forse il futuro della stessa Basilicata.
«Ora il problema principale - segnala Francesco Summa, presidente della Confindustria lucana - è di liquidità: il 18 per cento delle nostre associate minaccia di chiudere perché è senza soldi, nonostante tutti gli incentivi a fondo perduto previsti del governo. Poi questa ripresa è schizofrenica: Maratea, in questi giorni d'agosto, è piena di turisti, ma il più bell'albergo è chiuso». E intanto nella regione che esprime il ministro della Sanità, il potentino Roberto Speranza, ci si interroga se era davvero necessario blindarsi come in Lombardia e Veneto. «Quel che è certo - conclude amaro Summa - è che il Sud si è mostrato responsabile, ma il Nord, al nostro posto, non si sarebbe fermato. Ora vorrei che, per ripagarci, lo Stato cambi le regole sugli investimenti, confermi la regola del 34 per cento e dirga, superando le differenze delle Regioni, l'80 per cento dei fondi europei su infrastrutture che cancellino la distanza tra le due parti del Paese».
DIFFICOLTÀ A RIPARTIRE
L'ultimo bollettino parla tra le province di Potenza e Matera di zero nuovi contagiati.