«Ciao, sono l’assessore al Personale di Roma Capitale, Antonio De Santis, sei tra i vincitori del Concorsone.
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Ieri pomeriggio è sorto all’improvviso un profilo con la foto ufficiale dell’assessore al Personale (con accanto il tricolore), dal quale sono partite migliaia e migliaia di richieste di amicizia. Come detto, i destinatari erano o gli aspiranti futuri travet oppure quelli attuali. Una scelta che fa ipotizzare due strade: o gli hacker si sono messi a raccogliere uno a uno gli utenti che mettono like alla pagina vere di De Santis e quelli che si sono iscritti ai gruppi sul Concorsone oppure - ipotesi più allarmante ma meno probabile - c’è stata una fuga di informazioni, di dati sensibili dal Campidoglio. Un arcano che forse soltanto la polizia postale potrà sciogliere.
Fatto sta che ieri pomeriggio alcuni vigili e altri dipendenti comunali avvertono De Santis di quanto sta accadendo. L’assessore non perde tempo e sente subito gli esperti informatici del Campidoglio: «Mi hanno rubato l’identità - spiegherà in serata - hanno clonato il mio profilo per frodare i partecipanti del Concorsone. Come se non bastasse quanto già accaduto... Personalmente non credo a una fuga di dati, ma è qualcosa di gravissimo, dove io e il Comune siamo vittime». Oggi l’assessore presenterà «denuncia alla polizia postale, ma subito abbiamo chiesto a Facebook di chiudere quella pagina. In serata sono stati rimossi i post. Volevo fare un messaggio dai miei social, ma mi hanno spiegato che avrei mandato in tilt l’algoritmo del social». Tra i primi ad accorgersi della cosa, e ad avvertire l’assessore, Marco Milano, vigile urbano e leader del Sulp: «Con grande sorpresa sono stato raggiunto prima da una richiesta di amicizia da parte dell’assessore Antonio De Santis, che conosco personalmente per motivi sindacali. Una volta accettata, sono iniziati ad arrivare messaggi con i quali, dopo essersi congratulati con me per il superamento del concorso, mi si invitava ad accedere a un presunto sito ufficiale dell’assessore per convalidare la mia vincita e ricevere ulteriori gratificazioni».
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Le indagini
Difficilmente si arriverà a scoprire gli autori della truffa. Ma la polizia postale avrà anche l’arduo compito di capire quante persone sono state raggiunte da questo profilo e se, soprattutto, qualcuno è cascato nel tranello. Sì, perché il finto De Santis, a chi accettava l’amicizia, mandava subito via Messenger una comunicazione: «Ciao vincitori, congratulazioni per la tua fortuna. Solo i fortunati saranno selezionati come vincitori e riceveranno un messaggio speciale da me. Registrati ora (inserisci i tuoi dati personali) sul mio sito (che) è sul mio sito ufficiale». E per vincere le ultime ritrosie, ecco aggiungere: «Se non hai finito la registrazione, sarai considerato infruttuoso e darò questa opportunità ad altri».