Colosseo, biglietti nominali anti-bagarini: si entra solo col documento

C’è il biglietto nominativo, all’ingresso obbligatorio mostrare la carta di identità

Sabato 2 Luglio 2022 di Laura Larcan
Colosseo, biglietti nominali anti-bagarini: si entra solo col documento
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Il Colosseo come lo stadio. La battaglia ai bagarini della casa dei gladiatori passa per la nuova frontiera dei biglietti nominativi accompagnati dal documento personale. Altro che nomi finti. Per entrare all’Anfiteatro Flavio, insieme al biglietto corredato di nome e cognome, servirà anche la carta d’identità, il passaporto o la patente. Che siano gruppi, famiglie, coppie, amici, ogni biglietto prenotato ed emesso deve riportare i dati anagrafici. «E non può essere un fantomatico Mario Rossi qualsiasi perché noi controlleremo all’ingresso il documento e i dati devono corrispondere, altrimenti non si potrà entrare e non prevediamo il rimborso», spiegano dagli uffici del Colosseo.

L’operazione è stata messa in campo dalla direzione del parco archeologico, per contrastare il fenomeno scandaloso del bagarinaggio che ormai assedia la piazza. 

La denuncia

Il sistema è noto, denunciato dalle stesse pagine del Messaggero. Varie agenzie comprano ed esauriscono i biglietti a disposizione, con sistemi di acquisto di un decimo di secondo dall’apertura delle nuove disponibilità sulla piattaforma digitale ufficiale gestita da CoopCulture. E creano così regimi di sold out, soprattutto per i tour più gettonati del monumento, tra sotterranei e visite serali. L’esercito dei bagarini, quindi, entra in azione tutte le mattine per rivendere a prezzi maggiorati i biglietti. Parliamo di una media stagionale di 22mila ingressi al giorno. Come ha svelato l’Agta, l’Associazione Guide turistiche abilitate, i “capi della piazza” sono adesso soprattutto dell’Europa dell’Est (romeni e serbi) e italiani, mentre gli adescatori sono di Pakistan e India, e vengono pagati dalle agenzie a seconda di quanto vendono. «Abbiamo ricevuto tantissime mail piene di lamentele da parte di cittadini che hanno cercato invano di acquistare i biglietti», si sfogano dalla direzione del parco, guidata da Alfonsina Russo. Ora si cambia. «Niente più accaparramento indiscriminato di biglietti a danno di cittadini e visitatori che non riescono a trovare la possibilità di accedere al Colosseo».

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Dal 25 giugno scorso sono così entrate in funzione le vendite dei biglietti nominativi per i cosiddetti tour “Full Experience”, “Sotterranei” e “Arena” e dell’evento serale “Luna sul Colosseo” (non altro che i tour più ricercati e che vanno subito in sold out). I ticket emessi devono riportare i dati anagrafici di ogni singolo visitatore. All’ingresso il documento dovrà confermare l’identità del visitatore. «In caso di mancata corrispondenza con il documento di identità del visitatore, non sarà consentito l’accesso al Colosseo, né garantito alcun rimborso», spiegano. «L’attenzione e la cura verso il nostro pubblico sono al primo posto nella nostra strategia di gestione», riflette Alfonsina Russo. 

I controlli

E per il primo weekend del nuovo sistema, la direzione del monumento ha chiesto alle forze dell’ordine di effettuare un controllo serrato incrociato del biglietto e dei documenti di identità. In questa prima fase la nuova bigliettazione coinvolge solo l’Anfiteatro Flavio. Prossimo passo potrebbe essere l’estensione al Foro Romano e al Palatino. I tecnici ora verificheranno se il sistema è efficace per arginare l’illegalità della rivendita a prezzi rialzati o se permangono delle falle su cui potrebbero fare breccia i bagarini. «Dopo l’incontro con Prefetto e Questore, ora arriviamo a un passaggio fondamentale nella lotta al bagarinaggio e all’abusivismo», commenta il sottosegretario Lucia Borgonzoni. Non mancano le reazioni politiche. Soddisfatto il presidente della commissione Giubileo Dario Nanni: «Finalmente si mette un freno all’assedio dei bagarini e alle truffe a danno dei turisti».

 

Ultimo aggiornamento: 16:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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