Clemente Mimun, dalla sua villa di Sabaudia niente accesso alla spiaggia: il direttore del Tg5 vince il ricorso al Tar

La moglie di Mimun proprietaria dell'immobile e altri dieci titolari di abitazioni avevano impugnato l'ordinanza ed avevano ottenuto la sospensiva

Martedì 28 Marzo 2023 di Elena Ganelli
Clemente Mimun, dalla sua villa di Sabaudia niente accesso alla spiaggia: il direttore del Tg5 vince il ricorso al Tar

Uno dei sentieri di accesso alla spiaggia del lungomare di Sabaudia, quello che passa accanto alla villa del direttore del Tg5 Clemente Mimun, resterà chiuso. Lo ha deciso il Tar di Latina emettendo una sentenza di merito con la quale ha accolto il ricorso del giornalista contro l'ordinanza emessa l'8 agosto dello scorso anno dal sindaco della città dune Alberto Mosca, ordinanza la cui finalità era quella di garantire il libero accesso della spiaggia a tutti i cittadini.
La prima vittoria il giornalista l'aveva incassata già a settembre 2022 quando i giudici amministrativi, pronunciandosi sulla questione, avevano disposto la sospensione dell'atto del primo cittadino consentendo a Mimun e ad altri proprietari di abitazioni di chiudere il cancello evitando il passaggio dei bagnanti nella loro proprietà. Poi, dopo la discussione nell'udienza di mercoledì scorso, ieri è arrivata la sentenza di merito di primo grado che riconosce le ragioni dei ricorrenti, assistiti dagli avvocati Luca Melegari e Sergio Santoro.
La motivazione della decisione è fondata sulla impossibilità per il sindaco di «sottrarre la proprietà ai legittimi proprietari mediante un atto d'imperio con riferimento ad un varco che non è mai stato pubblico».

Nel procedimento si erano costituiti il Comune di Sabaudia ed il Codacons che hanno difeso la propria posizione sostenendo la necessità di lasciare il sentiero aperto al pubblico mentre il Ministero, costituitosi anch'esso, ha mostrato una posizione più critica rispetto al provvedimento del sindaco Mosca.

Torna a casa in anticipo e trova nel suo appartamento il set di un film hard: «C'erano almeno 20 persone»


La moglie di Mimun proprietaria dell'immobile e altri dieci titolari di abitazioni avevano impugnato l'ordinanza ed avevano ottenuto la sospensiva. All'indomani dell'ordinanza il direttore del Tg5 si era limitato a dire: «Ne prendo atto, ma se il provvedimento viola i miei diritti se ne occuperanno gli avvocati». E così è stato. «Abbiamo comprato questa proprietà - aveva aggiunto - con una servitù di passaggio, quel cancello mi fu imposto per garantire ai proprietari delle ville sul lago di arrivare al mare». La tesi che ora i giudici hanno accolto: quel varco non è mai stato pubblico.
Ora al Comune di Sabaudia e agli altri soggetti eventualmente interessati a far riaprire il varco non resta che impugnare la sentenza al Consiglio di Stato.
Nel luglio scorso il neo sindaco Mosca aveva ordinato la riapertura di otto servitù di passaggio, individuate sulla base di un verbale di 63 anni fa redatto dalla Commissione incaricata della delimitazione tra proprietà privata e il pubblico Demanio marittimo. Nel caso del cosiddetto "sentiero Moravia" il Tar di Latina non ha concesso la sospensiva sul ricorso presentato da una società immobiliare presso la cui proprietà corre il sentiero utilizzato in passato dallo scriuttore.

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci