Cancro, lo zucchero aiuta nella lotta contro i tumori. Il ricercatore oncologo: «Attenzione alle dosi da consumare»

Mercoledì 17 Gennaio 2024 di Maria Rita Montebelli
Cancro, lo zucchero aiuta nella lotta contro i tumori. Il ricercatore oncologo: «Attenzione alle dosi da consumare»

Lo zucchero contenuto nella frutta potrebbe rivelarsi un alleato nella prevenzione e nella cura di alcuni tumori. È quanto suggerisce una ricerca dello Shanghai Chest Hospital e dell’università Jiao Tong della stessa città che viene a mettere in discussione studi precedenti, in particolare uno pubblicato su Cell Metabolism con il significativo titolo La morte bianca, che indicava nel fruttosio un fattore di rischio per la comparsa di tumori.
Secondo lo studio cinese appena pubblicato (anche questo su Cell Metabolism) al contrario, il fruttosio, ovvero lo zucchero contenuto nella frutta e nel miele (quello bianco da tavola è il saccarosio, composto dall’unione di una molecola di fruttosio e una di glucosio), potrebbe aiutare il nostro sistema immunitario a combattere i tumori. 

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LA DIETA

I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni sottoponendo ad una dieta ricca di fruttosio alcuni topini ed esponendoli in seguito a cellule di melanoma.

La crescita del tumore in queste bestiole è risultata soppressa. Al contrario, nei topini mantenuti a dieta standard, le cellule di melanoma proliferavano. Un risultato inatteso visto che da tempo è noto che un elevato consumo di fruttosio si associa nei laboratori alla crescita di alcuni tumori (in particolare a quelli intestinali) e delle metastasi. Lo studio dei ricercatori cinesi dimostra invece che il fruttosio, modulando il metabolismo delle cellule del grasso, induce la produzione dell’ormone leptina che, a sua volta, va a potenziare le risposte immunitarie contro i tumori.

LE FONTI

Ricordiamo che il fruttosio è presente nella frutta, nel miele e negli ortaggi. Ne sono, inoltre, particolarmente ricche le carote, i fichi, le prugne, i peperoni, le zucchine, le banane e le mele. Gli autori dello studio hanno evidenziato anche la presenza di una correlazione tra elevati livelli di leptina e di fruttosio nel sangue da una parte e una migliore risposta immunitaria anti-tumorale nei pazienti affetti da tumore del polmone. Questo non si verifica in altre forme tumorali, quali ad esempio il cancro del colon retto. 
Insomma, il consumo di fruttosio giocherebbe un ruolo potenzialmente importante nel modulare il metabolismo delle cellule adipose, potenziando la risposta immunitaria contro le cellule tumorali (ma solo in alcuni tumori) e suggerisce che questo asse fruttosio-leptina potrebbe essere sfruttato anche per potenziare l’efficacia dell’immunoterapia nel trattamento di alcune forme tumorali. Lo zucchero della frutta in altre parole, come titola un editoriale di commento allo studio, pubblicato su Nature Immunology «addolcisce le risposte anti-tumorali». 

LA CRESCITA

«Questo studio – commenta il professor Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e Direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del Pascale di Napoli – suggerisce che una dieta ricca di fruttosio è in grado di rafforzare la risposta immunitaria contro il cancro, controllandone la crescita. Il fruttosio alimentare insomma sembra promuovere l’immunità antitumorale delle cellule. Ma attenzione, questo non significa che fare incetta di zuccheri aiuti automaticamente a contrastare il tumore. I risultati di questo studio suggeriscono che, come per il TVA, Acido Trans-Vaccenico, una sostanza contenuta nella carne che potenzia l’efficacia dell’immunoterapia, anche per il fruttosio, potrebbe non essere tutto bianco o nero».
In altre parole, carne rossa e fruttosio, considerati finora come nemici della salute senza appello, potrebbero anche contenere delle sostanze amiche o promuovere effetti positivi per la salute. «Saranno, dunque, necessari ulteriori studi – conclude Ascierto – per aiutarci a comprendere se e come sia possibile sfruttare il fruttosio per rafforzare l’azione del nostro sistema immunitario contro alcuni tipi di tumore». 

LO SCIROPPO

Nel frattempo, la prudenza è d’obbligo. Questo studio non rappresenta una riabilitazione a 360 gradi del fruttosio, che bisogna continuare a considerare un nemico per la salute soprattutto quando consumato in modo eccessivo. Un problema questo molto sentito negli Usa, dove a causa dell’enorme produzione del mais, tutti i prodotti dolciari, la cioccolata e le bevande sono dolcificati con sciroppo di mais ad elevata contenuto di fruttosio, considerato una delle principali cause dell’epidemia di diabete, obesità e “fegato grasso” (steatoepatite) che affligge quel Paese.
Il semaforo resta, dunque, rosso per il consumo eccessivo di fruttosio, ma anche di saccarosio, cioè del comune zucchero da cucina. Anche in versione di canna. Via libera, comunque, alla frutta ai pasti o come spuntino e al miele per rendere più golosa una fetta di pane o una bevanda. 

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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